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Brescia, a 41 anni dalla Strage di Piazza Loggia

Due condanne per ergastolo: si conclude così il brutto capitolo che ha coinvolto la bellissima e "ricchissima" città lombarda... 

Cattedrale di Brescia
Stock photo © mr_n
Cattedrale di Brescia
PERCHE’ SE NE PARLA Strage di Brescia: i giudici della Corte di assise di appello di Milano hanno condannato all'ergastolo Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte per la strage di piazza della Loggia. A distanza di 41 anni, sembrerebbe che sia stata fatta chiarezza sui colpevoli. Erano le 10.12 del 28 maggio 1974 quando, durante una manifestazione antifascista dei sindacati, una bomba provocò la morte di otto persone e il ferimento di altre 100. 

PERCHE’ ANDARCI Ricco il patrimonio artistico e archeologico della città di Brescia: molti monumenti sono anche stati iscritti, nel 2011, nella lista dei beni Patrimonio Mondiale dell’Unesco. E poi luoghi panoramici, i dintorni del Lago di Garda e anche tanti spazi verdi. Tra i suoi luoghi più turistici, Piazza del Foro, nella cosiddetta Brescia Antica, nata sul foro della città romana del I d.C.; il Duomo vecchio, costruito a partire dal XI secolo sopra la precedente Basilica di Santa Maria Maggiore de Dom, oggi concattedrale di Brescia insieme al Duomo Nuovo; il Complesso museale di Santa Giulia in Via dei Musei, che raccoglie reperti archeologici, ritrovati nella zona, del periodo celtico, longobardo, romano e della Serenissima; il Castello, una fortezza medievale arroccata sul colle Cidneo. 

DA NON PERDERE Piazza della Loggia, o più semplicemente nota come Piazza Loggia, è delimitata da una serie di edifici di epoca veneziana, tra cui spicca la Loggia, sede della giunta comunale di Brescia. Nel lato orientale troviamo anche la " torretta dell'Orologio", denominata così per la presenza di un antico orologio del 1546.

PERCHE’ NON ANDARCI La situazione è allarmante e anche misteriosa: non solo problemi di inquinamento della falda idrica superficiale per la città, ma anche un altro record in negativo. Perché a Brescia ci si ammala di tumore più che in qualsiasi altra città in Italia. Situazione grave, che merita urgente approfondimento, sebbene i turisti non ne abbiano mai risentito. 

COSA NON COMPRARE Magneti, palle di neve, tazze, biro o piatti del buon ricordo: tantissimi gli acquirenti, anche se non spiccano per originalità e manifattura. Molto meglio puntare all'enogastronomia. Vini e formaggi, castagne e funghi, grappa e miele: sono questi i souvenir davvero di gusto.
 

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