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Trentino, il grano saraceno diventa pane 

Il fanzelto di Terragnolo è una ricetta antica che ha sostituito a lungo il consumo di pane

omelette crepe grano saraceno
Courtesy of ©margouillatphotos/iStock
Omelettes di grano saraceno
La Valle di Terragnolo, adagiata a nord est di Rovereto, in provincia di Trento, è fonte di innumerevoli spunti per una vacanza all'insegna delle montagne trentine, di un'accogliente ospitalità e di una deliziosa tradizione gastronomica di cui l'antico pane fanzelto, sottile e preparato con il grano saraceno, rappresenta una delle più interessanti tipicità.ù

LA TRADIZIONE
Un tempo, quando la farina era un ingrediente raro e non alla portata di tutti, nella valle di Terragnolo i contadini crearono una ricetta che permettesse di sostituire il pane utilizzando gli ingredienti a loro disposizione. Si trattava del fanzelto, un pane sottile che sfruttava la disponibilità del grano saraceno (localmente chiamato formentòn) a fronte della scarsità di grano con cui preparare la farina bianca. A lungo questo prodotto ha contribuito al sostentamento della popolazione della vallata trasformandosi in una ricetta tradizionale che oggi, sebbene poco nota al di fuori dei confini di Terragnolo, ha saputo sopravvivere al trascorrere del tempo.

LA DENOMINAZIONE
Trattandosi di un prodotto diffuso esclusivamente nei territori di origine e pressochè sconosciuto al di fuori, la Fondazione Slow Food, a partire dal 2013, ha inserito il fanzelto nel paniere delle specialità dell'Arca del Gusto, il progetto che tutela e promuove, anche al di fuori della zona di appartenenza, le tipicità a rischio estinzione. A riprova del legame del prodotto con la storia e la cultura di Terragnolo, il Comune gli ha attribuito il marchio di garanzia De.Co. (Denominazione Comunale).

LE CARATTERISTICHE
Il fanzelto è un pane sottile preparato soltanto con acqua, grano saraceno e sale. Più che a un pane somiglia piuttosto ad una omelette che viene cotta semplicemente in una padella di ferro con un poco di strutto o di olio di oliva.

LA PRODUZIONE
Sebbene in epoca moderna il fanzelto fosse sopravvissuto quasi esclusivamente come produzione destinata al consumo domestico, negli ultimi anni si sta assistendo ad una riscoperta di questo prodotto tipico che, sempre più spesso, compare nei menu dei ristornanti non soltanto di Terragnolo ma anche delle Valli del Leno e della Vallagarina.

LA CULTURA
La ricetta del fanzelto è stata tramandata a lungo di generazione in generazione nelle famiglie di Terragnolo. Nel corso del tempo, però, la sua diffusione si fece sempre più marginale tanto che, per un lungo periodo, veniva servito ai turisti quasi soltanto in occasione della sagra di paese. Grazie ai recenti interventi per la salvaguardia e la promozione del fanzelto, il delizioso pane locale sta diventando un prodotto conosciuto e richiesto anche nelle zone limitrofe a quella di origine.

IN CUCINA
Che si scelga di usare lo strutto oppure l'olio di oliva, il fanzelto saprà deliziare il palato con qualunque abbinamento si sceglierà di assaggiarlo. I locali in cui viene preparato, infatti, propongono deliziosi accostamenti tra il pane di Terragnolo e tantissimi altri prodotti genuini della tradizione trentina, dai salumi ai formaggi.

La ricetta: Fanzelto di Terragnolo. Ingredienti: grano saraceno (formentom) 350 grammi circa, acqua circa 5 decilitri (5 bicchieri), sale 9 grammi, strutto di maiale (in mancanza olio di oliva).
Mescolando delicatamente, incorporate alla farina il sale e l'acqua, un po' alla volta, ed ottenete un'impasto morbido e cremoso. Riponete in una padella di ferro o antiaderente un po' di strutto di maiale o un velo d'olio. Ponete sul fuoco. Quando lo strutto o l'olio saranno ben caldi, versate l'impasto con l'aiuto di un mescolino, andando a formare il fanzelto friggendolo da ambo le parti. Serviteli caldi accompagnandoli con formaggio e fette di luganega (mortadela). (Comune di Terragnolo – www.comune.terragnolo.tn.it)

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IL TERRITORIO
Adagiata al confine con la provincia di Vicenza, la Valle di Terragnolo, percorsa dal Torrente Leno, si incunea tra il massiccio del Col Santo-Pasubio ed i monti Finonchio e Maggio, fino al valico della Borcola. E' punteggiata da 33 nuclei abitati, quasi tutti concentrati sulla sponda destra del corso d'acqua. Terragnolo si presenta come un Comune sparso che ha come capoluogo la frazione di Piazza. Offre ai visitatori una grande varietà paesaggistica proponendo numerosi spunti per escursioni e attività all'aria aperta favorite da una lunga stagione turistica.

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