La Sagra della Polenta a Villa Santo Stefano venen istituita per la prima volta nel 1643, in occasione della festa in onore a San Sebastiano. L'antico rito dedicato allo "Sfamo del popolo" si ripropone ancora oggi. Si tratta dell’offerta di un piatto caldo di polenta alla popolazione. La Sagra della Polenta rappresenta un’occasione per riscoprire le tradizioni storiche e gastronomiche della buona cucina cicociara.
LAZIO: RELIGIONE E CULTURA GASTRONOMICA ALLA SAGRA DELLA POLENTA DI SAN SEBASTIANO
La tradizionale Sagra della Polenta, giunta alla 44° edizione, inizia già al mattino quando verranno accesi i fuochi tradizionali per la cottura. La polenta è il cibo contadino per eccellenza, ed è diventato il più diffuso del paese, grazie anche alla sua semplicità nel prepararla; solo farina di granoturco talvolta condita con sugo di carne, salsicce o verdure. La preparazione necessita di una tecnica affinata, unita a tempi piuttosto lunghi.
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Realizzata in collaborazione con l'Amministrazione Comunale e con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio, vede come protagonisti i paioli di rame pronti a raccogliere la farina e a trasformarla in polenta.
CIOCIARIA: SAN SEBASTIANO E IL RITO DELLO SFAMO DEL POPOLO
Un rito, quello della cittadina dell'entroterra ciociaro, unito all’occasione di visitare la Chiesa Santa Maria Assunta in Cielo (Chiesa Parrocchiale a tre navate in stile barocco romano del 700), la Chiesa della Madonna dello Spirito Santo (del 1721), il massiccio torrione circolante del XIII secolo detto Torre di Re Metabo e il monumento ai caduti con lo splendido panorama che si affaccia sulla Valle dell'Amaseno.
Domenica 21 gennaio 2018 si darà il via al rito dello “Sfamo del popolo”. La festa di San Sebastiano però, a Villa S. Stefano, è anche conosciuta per la tradizionale “Polentata con salsicce di San Sebastiano “organizzata dalla Pro Loco, la domenica prima o successiva al 20 gennaio con il patrocinio l’Amministrazione Comunale.
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Un appuntamento invernale imperdibile che apre l’anno della piccola comunità santostefanese. La sagra ha una lunga storia durante la quale si sono avvicendati nella sua preparazione alcune generazioni di volontari del paese divenendo anch'essa, come la polenta, patrimonio storico di Villa S. Stefano.
Al mattino inizio dei preparativi per la cottura nei paioli secondo la ricetta plurisecolare dei Mastri Potentari. E dopo la messa in onore di San Sebastiano e la benedizione, l’appuntamento alle 12.30 in piazza
con la distribuzione della polenta con salsiccia, sugo di carne o verdure, panino e vino locale.
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