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Nel mezzo del cammin di nostre vigne - San Martino Alfieri

Natura e degustazioni tra le vigne del Monferrato

A San Martino Alfieri la passeggiata enogastronomica fra le colline astigiane

terreno coltivato a viti<br>
iStock
Vigneto
Un viaggio alla scoperta dei vigneti del Monferrato astigiano tra meraviglie artistiche e naturali che questo ricco territorio offre, degustando i vini tipici e assaggiando le eccellenze gastronomiche della tradizione. È ciò che offre la nona edizione della manifestazione enogastronomica “Nel mezzo del cammin di nostre vigne”, attraverso un percorso di 10 km diviso a tappe che culminerà con un pranzo finale.

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Il 14 giugno San Martino Alfieri ospiterà dalla mattina alla sera enoturisti e appassionati del gusto in una cornice tutta da scoprire. Paese dell'Alto Monferrato in provincia di Asti, offre terreni ottimali per la produzione del vino perché situato a 257 metri di altezza sul livello del mare su di un lungo crinale che segue la sponda sinistra del Tanaro. Tra gli splendidi paesaggi, il Monferrato ospita una viticoltura ed una enologia di pregio, affidata a vitigni autoctoni. Fino agli anni ’60 la viticoltura è stata diffusa in modo uniforme sul territorio, di cui rappresentava il settore trainante; negli ultimi anni si è consolidata in alcune zone particolarmente vocate, anche se la quasi totalità dei Comuni è inserito nei disciplinari di almeno una Denominazione di Origine.

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Al di là delle altre denominazioni, non esclusive di questo territorio, cioè Barbera d'Asti e Barbera del Monferrato, altre d.o.c. come Grignolino d'Asti e Freisa d'Asti qui si sviluppano su terre che ne garantiscono l'assoluta tipicità. Altre 6 DOC sono esclusive del Monferrato Astigiano: Alfieri, la neonata doc legata al bianco ed aromatico Arneis; Cisterna d'Asti da uve Croatina (chiamate Bonarda in zona); Albugnano, vino nebbiolo di antica tradizione e di recente riconoscimento, Ruchè di Castagnole Monferrato (una rarità che sta ottenendo grande sviluppo) nato originariamente per essere vino da bottiglia speciale per il fuoripasto o per la conclusione molto personalizzata di un menù. Infine le due Malvasie, di Casorzo e di Castelnuovo Don Bosco, vini rossi aromatici di ridotte dimensioni, ma ricchissimi di carattere e di particolarità. A queste si aggiunge oggi la d.o.c.g. della Barbera: un vizio di ristorazione per rendere completa e ospitale l'offerta turistica.

L'origine di San Martino Alfieri, come suggerisce il suo toponimo, è attribuibile alla sua chiesa, attorno alla quale si sviluppò un centro abitato e vennero coltivati molti terreni vescovili. L'autorità del Vescovo di Asti si concentrò sul controllo politico della località, connesso con la presenza di un castello. Nel 1615 il feudo, per ordine del duca di Savoia, passa agli Alfieri di Magliano. Nel 1863 il paese viene denominato San Martino al Tanaro, poi alla fine del secolo modificato in San Martino Alfieri, in omaggio alla famiglia Alfieri.  

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La Strada del Vino Monferrato Astigiano si snoda lungo il cuore collinare del Piemonte; qui gli orizzonti sono segnati da profili di antiche pievi, castelli, campanili, suggestivi pendii. Percorrerla permetterà di scoprire un inestimabile patrimonio artistico, culturale, paesaggistico e, naturalmente, enogastronomico. Il contesto perfetto per andare alla scoperta di aziende vitivinicole, enoteche, prodotti tipici e botteghe artigiane di alta qualità.

Prima tappa della manifestazione la Chiesa di S. Defendente, in frazione Saracchi con menu a base di frittatine e Dolcetto. A seguire la Chiesa dell’Assunta con assaggio di formaggi e Bonarda, la Chiesa di S. Giuseppe con menu a base di pane, focaccia, salame e Arneis; il Parco Comunale di S. Martino Alfieri accompagnato da gustosi agnolotti, bollito e Barbera e infine la Bottega del Vino dove saranno offerti dolce e Moscato. In ciascuna tappa si assisterà a scene di animazione di vita contadina.  Spazio anche alla cultura coon l’inugurazione presso la Biblioteca Comunale della mostra personale del pittore Bartolomeo Delpero.
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