Carota Novella di Ispica
Prodotto Igp siciliano, grazie alle caratteristiche del clima e dei terreni in cui viene coltivata è davvero un ortaggio unico nel suo genere. Le temperature invernali elevate e le ore di luce solare, in particolare, sono quelle che favoriscono una colorazione più intensa, una conformazione più regolare e un’ottimizzazione dei contenuti in zuccheri, vitamine e sali minerali. i forma cilindro-conica, non ha radichette secondarie e radice apicale. L’aspetto dell’epidermide è lucido, il colore è uniforme ed è assente fessurazione del fittone. La polpa è tenera e il cuore poco fibroso. Vai alla ricetta: crema di carote
Carota bianca di Monticello Cotto Otto
In provincia di Vicenza viene coltivata la Pastinaca Sativa, una grande carota bianca un tempo diffusa in tutta Italia e oggi recuperata solo grazie alla tenacia di alcuni agricoltori dopo che per decenni le è stata preferita la “sorella” arancione. Quest’ultima proviene dall’Olanda e grazie alla sua rapida crescita si diffuse nella cucina mondiale. La “bianca”, più ingombrante e con una radice grossa e albina che si diparte in molti tubercoli secondari, ha un sapore più delicato. Assomiglia alla carota, mentre le foglie sono simili a quelle del prezzemolo. La pastinaca è color bianco-crema e può raggiungere i 35 cm di lunghezza e i 7-9 cm di diametro nella parte superiore. Ha un profumo simile a quello del sedano e un sapore dolce che tende anche alla noce. Vai alla ricetta: pastinaca al forno
Carote di Polignano
Pochi chilometri a sud di Bari, nell'entroterra della bella Polignano a Mare, le carote sono davvero speciali. Chi si aspetta di trovare le classiche radici arancioni avrà, infatti, una bella sorpresa trovandosi davanti agli occhi ortaggi dai colori sgargianti e dal sapore delizioso che ben si adattano alle ricette più svariate. Le carote di Polignano si distinguono, dunque, per le numerose colorazioni differenti che spaziano dall'arancio al viola intenso sino a diverse tonalità di giallo. Il gusto non è meno caratteristico. L'irrigazione con acqua salmastra che esalta la salinità intrinseca del terreno, infatti, conferisce all'ortaggio una sapidità ed una freschezza davvero particolari. Vai alla ricetta: carote alla parmigiana
Carota dell’Altopiano del Fucino
Di colore arancio intenso e con polpa estremamente croccante, la Carota dell’Altipiano del Fucino è l’unica in Italia che può “vantare” la certificazione IGP. Ottima se gustata cruda in insalata, è perfetta anche per la preparazione di puree, succhi, vellutate, minestre e dolci. Si caratterizza per presenta una radice di forma prevalentemente cilindrica, con punta arrotondata, priva di peli radicali e senza cicatrici profonde nei punti di emissione del capillizio. Il colore è arancio intenso; l’epidermide è liscia e la polpa estremamente croccante. La Carota dell'Altopiano del Fucino ha un sapore dolce e corposo e una polpa particolarmente croccante. Vai alla ricetta: sformato di carote
Carote di Viterbo in bagno aromatico
Le carote in bagno aromatico sono una produzione gastronomica tipica del Viterbese a rischio di estinzione. Si tratta di un’antica confettura a base di una varietà di carote di colore viola, dalla forma attorcigliata a spirale, oggi quasi introvabile. Si tratta di una particolare cultivar color viola delle comunissime carote o “daucus carota var. sativa“, della famiglia delle Ombrellifere. Oggi però quelle carote colore viola, che i viterbesi chiamavano anche “pastinache”, sono divenute introvabili. E in ciò, sta forse l’unico motivo della scomparsa di questa preparazione. L’antica confettura ha sapore dolce dovute alle caratteristiche organolettiche della carote e dall’aggiunta nella preparazione di aromi e zucchero. Vai alla ricetta: confettura di carote viola di Viterbo