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Ricette a base di pesche italiane Dop e Igp

Luglio: 5 ricette agrodolci a base di pesche

L'aroma dei frutti italiani per insaporire pasta, carne e pesce. E non manca il dolce

frutti estivi
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Pesche
PESCA REGINA DI LONDA
La Toscana la coltura delle pesche, che venne introdotta nei “pomari” delle ville gentilizie dalla casata dei Medici nel XVII secolo. Nel Mugello i vari membri della casata, tra cui anche Lorenzo il Magnifico, fecero ancora di più realizzando, in alcune zone come quelle di Villa di Cafaggiolo a Barberino, quella del Castello del Trebbio a San Piero a Sieve, quella del Palazzo dei Vicari a Scarperia, delle vere e proprie opere riguardanti l'agricoltura e le sue tecniche tra cui l'impostazione geometrica dei campi e dei boschi, e la canalizzazione delle acque. Nel corso del tempo, il clima ottimale della zona ha favorito lo sviluppo di specie particolarmente pregiate come la Pesca Regina di Londa. La Pesca Regina di Londa è una varietà deliziosa di forma rotonda e grandi dimensioni con un lieve schiacciamento ai poli. La buccia è di colore bianco -verde con screziature rosso intenso, la polpa, soda e dal sapore dolcissimo e aromatico è di colore bianco crema con venature rosso vivo in prosssimità del nocciolo. Vai alla ricetta: Crostata di pesche
 

PESCA DI LEONFORTE
Nel cuore della provincia di Enna, nella terra delle mandorle e degli agrumi, c'è un luogo in cui sono le pesche a farla da padrone. Si tratta di Leonforte, un antico borgo dalla rinomata tradizione agricola dove, ancora oggi, è diffusa l'usanza di insacchettare i frutti uno a uno per preservarli, durante la maturazione, da insetti, pioggia, vento e grandine. Le settembrine di Leonforte è una varietà tardiva che matura avvolta nella carta, acquisendo un colore che difficilmente va oltre il giallo intenso con lievi striature rosse. Si tratta di frutti sempre profumatissimi e dalla polpa gialla, soda e dolce con un gusto che ricorda lievemente quello della canditura. Vai alla ricetta: Pasta con pesto di mandorle e pesche di Leonforte
 

PESCABIVONA
La Pescabivona IGP indica i frutti di pesco del tipo Prunus persica L. Batsch, a polpa bianca non fondente, caratterizzati dalla forma sferoidale e dal colore di fondo della buccia bianco-giallo-verde con sovracolore di tonalità rosso. È prodotta in quattro diversi ecotipi, Murtiddara o Primizia Bianca, Bianca, Agostina e Settembrina che si distinguono, oltre per le peculiarità varietali, per il periodo di maturazione. Caratteristiche peculiari della "Pescabivona" sono la limitata estensione del sovracolore rosso dell'epidermide che deve essere inferiore al 50% e l'elevata dolcezza della polpa che si accompagna a una notevole consistenza e a livelli alti di rapporto zuccheri/acidi. L'epoca di maturazione in funzione dei quattro ecotipi, parte dalla prima metà di giugno spingendosi fino alla fine di ottobre. Vai alla ricetta: Pesche al pepe
 

PESCHE DI VERONA
Nell'Alta Pianura veronese questi frutti maturano dolcemente grazie al clima generato dalla vicinanza al Lago di Garda. E’ uno dei primi prodotti frutticoli veneti cui il Ministero ha concesso l’indicazione geografica protetta per storicità e qualità. La pesca di Verona è coltivata nell’area veronese fin dall’epoca romana, dal 1500 anche in modo specifico fino alle rive del Lago. Vai alla ricetta: Insalata di Pesche di Verona Igp con scampi
 

PESCHE E NETTARINE DI ROMAGNA
La Romagna produce oltre il 50% delle nettarine italiane e il 20% delle pesche. Questi frutti hanno rappresentato un formidabile volano per il comparto che si è sviluppato dai primi del ‘900 fino a toccare livelli ineguagliati in Europa. Raccolte al giusto grado di maturazione, le pesche e le nettarine di Romagna sono coltivate con il sistema integrato e controllate durante tutte le fasi di produzione. Le pesche hanno la caratteristica buccia vellutata e sottile, polpa succosa e profumata che, secondo la varietà, può essere gialla o bianca, con venature rosse più evidenti in prossimità del nocciolo. Quest'ultimo può essere aderente alla polpa (pesche duracine) o non aderente (pesche spiccagnole). Le nettarine, dette anche "pescanoce", hanno la pelle liscia senza la peluria caratteristica delle pesche. La polpa è soda e profumata, con nocciolo libero o meno, e può essere gialla o bianca. Vai alla ricetta: Roastbeef in agrodolce

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