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Prodotti PAT Veneto ricetto con Noce di Feltre

Cosa ha di speciale la noce delle Dolomiti Bellunesi

All'interno del Parco Nazionale, nella Vallata Feltrina, nasce un frutto prodotto con metodi naturali ed essiccato su graticci al sole come vuole la tradizione

semi, frutta secca
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Noci
La noce feltrina è un prodotto coltivato in territorio Bellunese, tra Feltre e Belluno. Tra le varietà più rinomate per le ottime qualità organolettiche, ha la caratteristica della "premicità": si rompe molto facilmente, solo schiacciandola tra le dita. Raccolta in autunno, è facile da conservare e viene impiegata nella preparazione di numerosi piatti.
 
LA TRADIZIONE La noce feltrina è sempre stata un frutto molto utilizzato in Veneto, anche se non primario. Negli anni’50 la produzione era particolarmente diffusa e rappresentava circa il 35% dell’intera produzione veneta. Oggi viene coltivata in numerosi comuni della provincia di Belluno: Feltre, Seren, Rasai, Lamon, Seren del Grappa, Lamon, Mel, Lentiai, Santa Giustina, Mel, Trichiana, Sedico, Sospirolo, San Gregorio.  Un tempo gli alberi venivano piantati per la nascita di ogni femmina, per augurare ad ogni nuova nata fortuna e prosperità.
 
LA DENOMINAZIONE Nel 2003 l’amministrazione comunale di Feltre con la collaborazione di alcune realtà locali, in primis la Scuola Agraria di Vellai ha posto le basi per la riscoperta e la valorizzazione di questo frutto.Nel 2005 si costituisce a Feltre il Consorzio di Tutela del Noce Feltrino con lo scopo di valorizzare la produzione locale in essere e sviluppare ulteriormente questa tradizionale coltura locale. La Noce Feltrina è inserita nell’albo nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali nazionali  con la denominazione ”Noce di Feltre” (P.A.T. -Ministero delle Politiche Agricole e Forestali D.M. N. 350/1999).
 
 
LE CARATTERISTICHE Il frutto della Noce di Feltre difficilmente presenta esemplari di forma e colore unici. Solitamente presenta forma sub-ellittica (ovoidale), con base arrotondata ed apice appuntito, con margine delle suture quasi nullo. Il peso medio varia dai 6 ai 10 grammi; il guscio è chiaro, di spessore più sottile (1-2 mm) rispetto alle medie riscontrabili per altre varietà. poco rugosa, più liscia di altre varietà e presenta una resa allo sgusciato del 56% (su ogni 10 g. circa 5,6 sono commestibili) con un gheriglio che si stacca facilmente dal guscio. 
 
LA PRODUZIONE La raccolta della noce feltrina avviene tra settembre ed ottobre: ogni pianta produce circa 60-70 kg di noci. Per raccoglierle, prima viene scossa la pianta con aste di legno (bacchiatura del frutto), facendo cadere a terra le noci. Una volta raccolte, vengono lavate ed asciugate prima di essere messe in vendita dal Consorzio di Tutela Noce Feltrino. 
 
LA CULTURA Nel territorio esistono 3 tipologie di noce: Feltrina, Comune e Cocona. A differenze delle altre tipologie di noci, la noce feltrina ha forma ovoidale, base rotonda guscio chiaro e sottile, che si rompe facilmente schiacciandolo; un gheriglio grande e facilmente staccabile dal guscio. 
L’albero della noce non fornisce solo un frutto gustoso ed energetico, facile da conservare. Della pianta non si butta via niente: il legno pregiato viene utilizzato per la realizzazione di arredi e complementi di arredo. Da foglie, corteccia, mallo e gusci vengono estratte sostanze impiegate in campo farmaceutico e cosmetico. Un tempo una grande quantità veniva usata per produrre l’olio lampante per illuminare le abitazioni. Per valorizzarla, ogni anno il Comune di Feltre organizza a novembre l’antica Fiera di San Matteo. Simbolo di fertilità già in epoca romana, le noci erano protagoniste dei banchetti nuziali, riti e tradizioni legati a tale simbologia si sono protratti nel tempo come testimonia il proverbio locale: “Pan e nos magnar da spos!!!”.
 
IN CUCINA La noce feltrina viene usata per preparare antipasti, dolci, liquori (il nocino) e primi piatti e caramellati o gelati. È un Prodotto PAT, inserito nella Strada dei Formaggi e dei Sapori delle DB e nella Carta Qualità del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. E’ ancora viva l’usanza di raccogliere le noci verdi (malli)  il giorno di San Giovanni (24 giugno), sezionarle e metterle nella grappa con cannella, chiodi di garofano,  buccia di limone e zucchero, lasciando macerare per 40 giorni,  ottenendo il “nocino”. 
 
 
LA RICETTA Nocino. Ingredienti: 1 litro di alcool; 24 noci feltrine; 24 chicchi di caffè in grani; 1/2 stecca di cannella; 7 chiodi di garofano; 1 noce moscata; 400 g di zucchero; 500 ml di acqua. Lavare sotto l’acqua corrente le noci e asciugarle. Tagliare le noci a metà e metteterle in un vaso di vetro. Aggiungete le spezie, i chicchi di caffè e in base alle noci, ricoprite con un litro di alcol;  chiudete il vaso di vetro e una volta a settimana agitatelo energicamente. Lasciate riposare il tutto per un mese, quindi filtrare il nocino dalle spezie e dalle noci. Preparare lo sciroppo facendo sciogliere lo zucchero nell’acqua calda e quando sarà intiepidito aggiungetelo all’alcol. Mescolare il liquore nocino fino a che lo sciroppo di zucchero e l’alcool non i siano fusi del tutto. Travasate il liquore nelle bottiglie e conservarle al buio.
 
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IL TERRITORIO Protette sin dal 1990 da un Parco Naturale che ne tutela la splendida natura e i boschi rigogliosi, le Dolomiti Bellunesi sono l'area di maggior concentrazione di vette dolomitiche. Il territorio vocato alla coltivazione della noce feltrina si sviluppa in Provincia di Belluno, rientra entro i confini della Vallata Feltrina, da Seren del Grappa a San Gregorio nelle Alpi, da Sovramonte a Mel. Nel Feltrino esistono delle vere e proprie oasi in cui la pianta cresce e si perpetua da tempi remoti: la collina di Cart, le campagne di Vellai, Vignui, Lamen, le pendici di Arson, Lasen e i colli di Rasai. La coltivazione si concentra ad una altitudine di 350/400 m. s.l.m. VISITA LE DOLOMITI BELLUNESI: VAI ALLA GUIDA
 
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