Affacciata sul più bel mare di Sicilia, Cefalù si adagia su un promontorio dominato da una rupe a strapiombo, e già la sua posizione le dona suggestioni incredibili. La città ha conservato il suo aspetto antico, intorno alla Cattedrale voluta da Ruggero II. L’edificio sacro si erge imponente ai piedi della rocca, con la loro struttura architettonica che ricorda più una fortezza che non una chiesa, e questo lascia supporre che essa dovesse servire anche per una funzione difensiva. Secondo la leggenda l'edificazione della cattedrale fu ordinata da Ruggero II per assolvere al voto fatto dopo essersi salvato da una tempesta in mare ed essere approdato a Cefalù.
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I lavori di costruzione iniziarono già nell'anno 1131 e nel 1145 Ruggero ha deciso di farne un mausoleo per sé e la moglie. L'interno è suddiviso in tre navate e vi si possono ammirare diversi affreschi sepolcrali e sculture. Una di queste, la Madonna con il Bambino di Antonello Gagini, risale al 1533. Nelle strade strette del centro di Cefalù, d'impronta medievale, si affacciano palazzi impreziositi da decori architettonici e tante chiese che rivelano la sua importanza di sede vescovile. Di particolare fascino il borgo marinaro, con le antiche case affacciate sul mare, e la lunga spiaggia di sabbia fine, una delle più belle di tutta la costa settentrionale.
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Ma la località siciliana non è solo ricca di arte e storia, ospita anche tanti appuntamenti con la tradizione e durante le festività natalizie una della più tipiche è quella della Vecchia Strina. Nella serata dell’ultimo dell’anno, un gruppo di ragazzini scende dalla Rocca a valle trascinando dei barattoli di latta e ferro nel tentativo di fare più baccano possibile; al termine di questa rumorosa sfilata seguono le figure della vecchia strina, ossia la strega, accompagnata dal marito. Questo particolare inseguimento ha un simpatico significato, ovvero l'ammonimento da parte della strega che se i ragazzi non vanno presto a letto poi non riceveranno i regali. L’accoglienza a questi tradizionali personaggi viene preparata con molte fiaccole per dare visibilità alla folla che sfila per le vie della città mentre la protagonista dell’evento distribuisce dolci e caramelle.
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Ma tutto il periodo di festa si celebra con gioia, allegria e grande devozione, e ci sono altre particolarità degne di nota. La più importante è “a Ninnariedda”, una nenia natalizia che la notte della vigilia di Natale viene eseguita per le strade di Cefalù da tempo immemorabile. La città è parata a festa con le tradizionali luminarie, e non manca la serenata in un cortile tipico del quartiere Francavilla, con decori e presepi. I dolci tipici di questa festa sono i “catuobisi” biscotti di pastafrolla con il loro ripieno composto di frutta secca, non mancano cannoli e cassate. Per provare tutte le altri succulenti specialità dell’enogastronomia locale un indirizzo valido è la Locanda del Marinaio (Via Porpora 5) grazioso locale del centro, caratterizzato da un ambiente semplice ma con gustosi piatti che profumano di Mediterraneo.
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