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Louisiana location film Magnifici 7 Baton Rouge Mexico St. Francisville

La Louisiana ospita il Messico dei Magnifici 7, gli eroi di Baton Rouge

Ma non c'è spazio per rimpianti nel vedere la cittadina di Rose Creek completamente ricostruita oltreconfine

Warner Bros
Nel 1960, il cult western I magnifici sette di John Sturges e con Yul Brynner e Steve McQueen (tra gli altri) godette ampiamente delle ambientazioni messicane, quelle del deserto nei pressi di Cuernavaca - Capitale dello stato di Morelos a circa 80km da Città del Messico e vicina alle montagne della Sierra de Chichinautzin - e di Tepoztlán, della iconica Durango e di Bavispe, dello Stato di Sonora. Location 'originali e oneste' che rispondevano alle necessità poste dalla storia raccontata. Che oggi rivediamo, con qualche licenza e aggiustamento, nel remake di Antoine Fuqua, con il quale il film precedente condivide un solo set, quello degli Old Tucson Studios al 201 S Kinney Rd della cittadina dell'Arizona (già 'casa' di La corsa più pazza d'America, Quel treno per Yuma, Un dollaro d'onore, Wild Wild West, Il mondo dei robot e la serie Il cavaliere solitario).

Annunciato dal New Mexico Film Office Director Nick Maniatis come uno dei tanti titoli che avrebbero goduto di tecnici e figuranti dello Stato del Sud per la propria realizzazione (al pari di Sicario e Whiskey Tango Foxtrot, dei quali abbiamo già parlato), la produzione - che ha comunque approfittato anche delle montagne dei San Francisco Peaks e della Foresta di Coconino, in Arizona - ha scelto di restare negli States, in generale. Stabilendosi in Lousiana. Sono durate 64 giorni, le riprese iniziate il 18 maggio 2015 a St. Francisville (dove il set si è trattenuto fino al 29 prima di spostarsi a Baton Rouge) che hanno portato le tante stelle del cast a invadere queste pacifiche zone… Denzel Washington, Chris Pratt, Ethan Hawke, Vincent D'Onofrio e Luke Grimes, tra gli altri, hanno ridato vita alla leggenda dei sette mercenari unitisi per combattere per qualcosa che va al di là dei soldi e proteggere la cittadina di Rose Creek dallo spietato industriale Bartholomew Bogue (Peter Sarsgaard) e dalla resa dei conti da questi progettata.

Ma il Messico non è sparito dalla scena, anche dietro le quinte (considerato che l'azione continua a svolgersi sul confine tra la Nazione centroamericana e il Texas statunitense). È l'interprete del Vasquez del film a parlare del suo rapporto con il lungo training fatto per prepararsi al film: "Sono cresciuto in un ranch del Messico, quindi sapevo già cavalcare, quindi non è stato difficile fare parte di un film Western - dice Manuel Garcia-Rulfo. - Nel mezzo di pallottole vaganti, esplosioni, incendi, fumo, sparando con due mani, ero elettrizzato, felice direi. Guadagnarsi da vivere facendo le cose che facevi da ragazzino è semplicemente fantastico". Un personaggio, il suo, che la costumista Sharen Davis ha reso emblematico anche visivamente, rendendo "evidente che Vasquez provenisse da qualche parte del Messico, ma anche che avesse viaggiato per gli Stati Uniti" con "un look misto, un po’ Western e un po’ messicano".

Una cura che però ha riguardato un po' tutti, soprattutto gli attori, che si sono allenati all'uso delle armi e ad andare a cavallo, come Martin Sensmeier (Red Harvest) che ha imparato a cavalcare a pelo e a usare arco e frecce. "Ho passato sei mesi in Louisiana prima dell’inizio delle riprese e, ovviamente, due settimane di allenamento a Los Angeles prima di essere pronto - ricorda l'attore. - Ho cavalcato a pelo ogni singolo giorno, sotto la supervisione di Scotty Augere, della tribù dei Piedi Neri del Montana". Ma il lavoro più duro, e dai risultati più affascinanti e notevoli, è stato probabilmente quello dello scenografo Derek Hill, che a circa un'ora da Baton Rouge ha ricostruito la cittadina di Rose Creek. Una città intera fatta di strade e palazzine vere, dagli interni decorati fino ai minimi dettagli. "Abbiamo trovato un appezzamento di terreno dove poter costruire un’intera cittadina e i campi dove si svolge tutta l’azione", ha raccontato lo stesso Fuqua, parlando delle 25 case e costruzioni realizzate, oltre a una chiesa ed una stalla… "Tutto funzionale, reale", come confermato da Peter Sarsgaard.


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