Catania era stata teatro di un film coraggioso, nel raccontarne i sobborghi e una vita diversa, tra Modica e Ragusa ci si era mossi per seguire le avventure di un eroe molto particolare, ma era paradossale che non avessimo ancora fatto visita alla splendida e barocca, normanna e bizantina, Palermo… Dove (ma non solo) si svolge la vicenda raccontata da La fuitina sbagliata, esordio alla regia di Mimmo Esposito (RIS e Gomorra in tv) e primo lungometraggio del duo comico I SoldiSpicci, composto dai siciliani Claudio Casisa e Annandrea Vitrano.
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È sostanzialmente la storia di Romeo e Giulietta, ma esattamente al contrario: due famiglie, i Casisa e i Vitrano, che si adorano, e i due figli, Anna e Claudio, studenti fuori sede e fidanzati storici, che si odiano e non vogliono saperne di stare insieme. Quando ritornano a casa, i due trovano una situazione idilliaca: l’amicizia fra le loro famiglie è cementata a tal punto che si sono addirittura unite negli affari. I Casisa, produttori di ricotta e i Vitrano, produttori di scorze di cannoli metteranno in vendita “il cannolo degli innamorati”, di cui Claudio e Anna saranno i testimonial inconsapevoli. Sporcare quel quadretto è così difficile che i due non solo non avranno il coraggio di dire che si sono lasciati ma, presi da una paura sempre più infantile, complicheranno le cose dicendo delle grosse bugie: non solo annunciano il matrimonio ma anche la prossima nascita di un bambino. Da qui parte un gioco di equivoci esilarante, che li porterà a compiere, per l’appunto, La Fuitina Sbagliata.
Era l'Halloween di due anni fa, il 31 ottobre 2016, quando sono iniziate le riprese del film, scritto da Casisa e Vitrano insieme a Marco Alessi e Salvo Rinaudo (prodotto da Cattleya Lab e dalla Buonaluna di Alessandro Siani, per essere distribuito da 01 Distribution dall'11 ottobre 2018). Un importante primo ciak battuto tra le strade di Castelbuono, comune sulle pendici del colle Milocca, Pollina, Geraci Siculo e il massiccio del Parco delle Madonie, del quale fa parte. "Siamo entusiasti che la produzione abbia scelto Castelbuono – aveva dichiarato il sindaco Antonio Tumminello a madonienotizie.it. - Abbiamo messo a disposizione le bellezze artistiche e naturali del nostro territorio, il museo e il centro storico". E questo per almeno cinque settimane, passate nella cosiddetta Città Metropolitana di Palermo (praticamente, l'ex provincia) e nella stessa città di Santa Rosalia.
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Ma se a Palermo i due comici hanno passato solo gli ultimi giorni delle riprese, per le scene finali girate tra la curiosità dei passanti della zona dei Quattro Canti e di via Bara dell’Olivella (dove la troupe ha festeggiato la fine della riprese), le scene principali hanno avuto come cornice la villa Marinese di Castelbuono, prima di spostarsi al Castello dei Ventimiglia, con l’adiacente piazza, e nelle vie Umberto, sant’Anna, Ypsigro, Ventimiglia e piazza Margherita. Il risultato finale - al quale ha partecipato anche la Banda Loreto Perrini, della locale associazione Giuseppe Verdi, comparsa in un paio di scene (nelle quali il protagonista scappa vedendoli suonare) - pare essere "fresco e divertente, soprattutto perché non si parla di mafia", come lo ha definito l'attore alcamese Antonio Pandolfo a ilgazzettinodisicilia.it, ma soprattutto l'occasione di "una importante ricaduta d'immagine ed economica per Castelbuono, soprattutto se si considera che sono 60 le persone che si occupano della produzione e per due mesi soggiorneranno nel nostro paese", come si leggeva nell'intervista a la Repubblica rilasciata dall'assessore Gianclelia Cucco all'inizio dell'avventura, che resterà un piacevole ricordo per tutti, a sentire i suoi ringraziamenti per "la produzione ma anche Claudio e Annandrea, che sono diventati dei veri e propri divi e la sera vanno in giro per il paese senza lesinare foto e autografi".
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