Racchiuso da 30 chilometri di muro di cinta, il Parco La Mandria, a due passi da Torino, è un'area protetta che regala paesaggi ricchi di fascino e racconta una lunga storia che inizia addirittura nel XVI secolo, quando divenne riserva di caccia della corte sabauda. Da subito venne attrezzato con tutto ciò che serviva per ospitare i reali con la corte al seguito durante i periodi delle battute di caccia. Fu così che nacque, nel corso del secolo successivo, un sontuoso Palazzo di Piacere, destinato con il tempo a trasformarsi nel complesso del Castello della Venaria arricchito dapprima con l'introduzione di un allevamento di cavalli destinati alle scuderie reali, da cui il nome del Parco, ed in seguito, ad opera soprattutto di Vittorio Emanuele II, con la costruzione e l'ampliamento di alcuni edifici, come il Borgo Castello, la Bizzarria e le Cascine, ora tutti di interesse storico ed architettonico.
Oggi non è soltanto la notevole rilevanza storica ad aver fatto avvertire l'urgenza di tutelare e proteggere questa splendida area della provincia torinese, ma anche e soprattutto le sue caratteristiche naturalistiche che lo rendono una meta di grande interesse paesaggistico. Il territorio del Parco La Mandria custodisce, infatti, uno degli ultimi esempi di foresta planiziale che, migliaia di anni fa, ricopriva l'intera Pianura Padana ed il cui albero maggiormente rappresentativo era la farnia. Si tratta di un tipo di quercia molto raro in Italia che, assieme al carpino bianco, al frassino, al tiglio, all'olmo e alla rovere costituisce la vegetazione di questo particolare ambiente naturale popolato da una ricca fauna selvatica.
L'area protetta, dunque, si trasforma in un luogo tutto da scoprire sia attraverso interessanti passeggiate in solitudine, a piedi o in mountain bike, durante le quali soffermarsi ad osservare le bellezze del paesaggio e ad ascoltare e respirare i suoni e gli odori della natura, che con l'assistenza delle Guide del Parco che mostreranno ed illustreranno tutte le suggestioni offerte dalle brughiere, dagli ambienti del sottobosco, dai giacimenti secolari dei resti fossili e da tutti gli animali che li popolano. Le località che punteggiano la riserva si offrono come interessanti location e punti di partenza per numerose iniziative dedicate alla natura e alla scoperta dell'area, alcune delle quali davvero divertenti e particolari.
Venerdì 18 novembre, ad esempio, Cascina Brera si trasforma nel punto di partenza per un'escursione speciale alle luci della sera. Una guida del Parco ed un'esperta astrofisica accompagneranno i visitatori in un suggestivo trekking notturno durante il quale esplorare, in una volta sola, i boschi ed il cielo. Passeggiando tra gli alberi si potranno ammirare i paesaggi del Parco nella penombra e si osserveranno le stelle sia ad occhio nudo che con il telescopio. L'appuntamento è alle ore 21.00 ed in caso di maltempo, la parte astronomica avrà comunque luogo e l'osservazione con il telescopio sarà sostituita da una conferenza di astronomia.
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