Posizionata sulla vetta di Monte San Giuliano, a poca distanza da Trapani, Erice è un piccolo gioiello siciliano conosciuta da molti come la Assisi del Sud. Avvolta da nebbie e silenzi, ha saputo conservare intatto, racchiuso dalle belle mura, il fascino di un borgo medievale, con stradine selciate e animate da piccole botteghe artigiane e pasticcerie leggendarie, vivendo immersa nel suo passato che si rivive tra vicoli, archi, viuzze tortuose, chiese e panorami mozzafiato. E’ sicuramente una meta da scoprire mano nella mano con la propria dolce metà, ricca com’è di scorci romantici.
L'impianto urbano ha una perfetta forma triangolare ed è delimitato sul lato occidentale da mura interrotte da torrioni e da tre porte normanne: porta Spada, porta del Carmine e porta Trapani. A sud-est dell'abitato si trova il bellissimo giardino del Balio, all'interno del quale svetta il castello Pepoli, costruito in età normanna e largamente modificato nel XIX secolo per essere trasformato in villa. Sintesi perfetta tra storia e paesaggio, arroccato sull’altura e costruito dai Normanni, è il Castello di Venere che domina la cittadina, Trapani e le isole Egadi; risale al XII secolo ed è una tipica fortezza medievale costruita nell'area dove una volta sorgeva l'antico santuario di Venere Ericina. Non meno affascinanti sono le chiese (ad Erice se ne contano oltre sessanta), preziose testimonianze storiche ed architettoniche, come le chiese di San Martino, di San Cataldo, di San Giuliano, di San Giovanni Battista e naturalmente la Chiesa Matrice, il Duomo intitolato a Sant’Assunta, con una mirabile statua della Madonna col Bambino attribuita a Domenico Gagini.
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Il cuore della città è rappresentato dalla piazza Umberto I°, sulla quale si affaccia il Municipio dove è ospitato il Museo Cordici con le sue testimonianze attestanti la storia della città e della sua gente attraverso i secoli. Il suo patrimonio, costituito da reperti archeologici, sculture, opere d’arte, beni etno-antropologici consente di attraversare secoli di storia e comprendere questo legame indissolubile della gente con il paese. Nell'atrio del museo si trova l'Annunciazione di Antonello Gagini e all’interno, tra i reperti preistorici, punici e greci provenienti dalla necropoli ericina, si può ammirare la testina di Afrodite (V sec. a.C.).
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Ma Erice è famosa anche per la particolarissima pasticceria locale, a cui le monache si sono dedicate fin da tempi lontani. I mostaccioli, ad esempio, affondano le proprie radici addirittura nell’Antica Roma, quando si celebravano le Feste di Saturno il 25 dicembre. Tra le vivande rituali di quella festa c’erano i “mustacca”, ovvero i mustaccioli di adesso, fatti di farina e miele. I Bocconcini di Erice, invece, sono dolcini di pasta reale con l’anima di marmellata di cedro al liquore, mentre il genovese alla crema è un dolce di pastafrolla con zucchero a velo. Tra le pasticcerie storiche dove assaggiare tali prelibatezze spicca quella leggendaria di Maria Grammatico (www.mariagrammatico.it), in Via Vittorio Emanuele; nelle immediate vicinanze si trova un ristorante romantico e dal panorama mozzafiato, il Monte San Giuliano (Viacolo San Rocco 7), dove la buona cucina è caratterizzata da piatti a base di pesce fresco.
Per il soggiorno pacchetti speciali per le coppie li propone l’Hotel Baglio Santa Croce ( S.S. 187 km 12, Valderice; www.hotelbagliosantacroce.it), situato non lontano dal paese in posizione dominante con vista sul Golfo di Cornino e sul Monte Cofano. Il Baglio è un antico fabbricato rurale, sapientemente restaurato: all'edificio antico è stata aggiunta una parte più moderna che pur mantenendo lo stile tradizionale accresce il comfort e i servizi dell'hotel. Le camere sono luminose e arredate con letti in ferro battuto e mobilio in legno. Il weekend per due comprende una notte in camera matrimoniale con vista mare e prima colazione inclusa e una bottiglia di vino in camera.
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