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Umbria Perugia Cosa vedere a Scheggino

A Scheggino per vivere in una fiaba

Il borgo umbro in provincia di Perugia sembra il paese delle favole grazie alle sue atmosfere ovattate e alla tranquillità della natura circostante

Scorcio del borgo
©iStockphoto
Scorcio del borgo di Scheggino
Sembra di stare in un paese delle bambole quando si arriva a Scheggino, in provincia di Perugia: è un borgo a ridosso del fiume Nera le cui acque lambiscono i caseggiati rustici dove si respira una rilassata ed autentica atmosfera. E’ proprio l’acqua una delle caratteristiche del paese, perché non solo dona al paesaggio tutto un fascino particolare e freschezza, ma è anche un elemento imprescindibile per la comunità in quanto la pesca della trota fario e dei gamberi d’acqua dolce ha avuto una notevole influenza sulla cultura gastronomica del territorio, in contrasto con il resto della vallata umbra che si propone con piatti preparati in prevalenza con la carne suina. Scheggino dista dieci minuti da Spoleto e conta meno di 500 abitanti: è formata da pittoresche viuzze e casette di pietra, stretti viottoli e il castello. E’ il tipico luogo da scoprire senza fretta e da godere in ogni sua rilassata sfumatura, ammirando anche i panorami circostanti dove il verde dei campi è contornato da altri piccoli borghi tipici.

Veduta di Scheggino / ©iStockphoto

L’abitato è stato costruito con tutta probabilità nel corso del XVIII secolo attorno alla fortezza di cinque secoli più vecchia, situata in posizione strategica. La struttura è quella tipica di un castello medioevale fortificato dalla struttura triangolare con in cima una torre di guardia. La parte più antica del castello è quella più alta a ridosso della rocca, espansa poi nei secoli XIV e XV oltre l’originaria cinta di mura verso valle, per svilupparsi poi lungo il canale che alimentava un mulino. Al centro del paese si trova la Chiesa di San Nicola, dedicata al patrono cittadino, eretta nel XII secolo ma rimaneggiata nel Settecento. E’ preceduta da un ampio portico e ad accogliere i fedeli, inciso sull’architrave, si legge un invito a lasciare ogni preoccupazione nel momento in cui si entra a pregare. L’interno è a tre navate, con un abside affrescato dai discepoli dello Spagna e diversi altri affreschi.

Esterno della Chiesa di San Nicola / ©La Valnerina.it CC BY 3.0 IT

Meritevole di una visita anche Santa Felicita, chiesa che si caratterizza dalle linee semplici quasi primitive. Nell’agglomerato urbano si trovano diversi edifici di pregio tra cui Palazzo Graziani del secolo XVIII, costruito a ridosso della prima cerchia di mura e di una delle torri angolari, e il Palazzo Comunale del XVII, caratterizzato da una loggia coperta alla quale fu aggiunta una torre con orologio nel XX secolo. Accanto al Palazzo Profili, tipico edificio signorile del Settecento che conserva originare il portale, l’atrio di ingresso, i cortile e la scala di accesso ai piani superiori, si trova la Porta Valcasana dalla quale partiva una sezione della “Via del ferro”, la strada lungo la quale avveniva il trasporto dei materiali delle miniere e della ferriera . Ad un estremo del borgo si trova la Porta del Pozzo, che deve il suo nome ad una vicina sorgente. Ad un lato del castello si sviluppa un parco attraversato da un canale e con un lago artificiale, alimentato dalle numerose sorgenti di acqua che si trovano poco più in alto.

Scorcio di una strada di Scheggino / ©iStockphoto

A pochi passi dal borgo di Scheggino si trovano le splendide fonti di Valcasana, che offrono un meraviglioso spettacolo naturale. Il grande giardino naturale, dotato di strutture di accoglienza e per il tempo libero, è caratterizzato dalla copiosa presenza di fonti d'acqua cristallina dovute alle risorgive sfruttate fin dall'antichità per l'allevamento delle trote. All'interno del parco si trova la testimonianza di un'antica peschiera adibita all'allevamento di trote, anguille e gamberi ora sostituite da un laghetto per la pesca sportiva ed altre vasche per l'allevamento del pesce. Passeggiando nel parco si viene accolti da una vegetazione composta da un bosco compatto di carpino, orniello, roverella, acero montano e faggio, mentre nei punti più scocesi si ammirano lecci, roverelle e pini.

Fonti di Valcasana, laghetto / ©UmbriaTorusim.it

Oltre alle trote c’è un’altra tipicità, prodotta qui da lungo tempo: è il tartufo nella varietà bianca e nera, pronto a prendere un posto di rilievo nella gastronomia. Sagre e manifestazioni dedicate al profumato fungo sotterraneo non mancano. Nei pressi della piazza principale di Scheggino da non perdere è il Museo Urbani, dedicato al tartufo e alla storia dell'omonima azienda nota per essere la prima dedita alla lavorazione ed alla conservazione del pregiato fungo ipogeo. A proprosito del tartufo di Scheggino, ecco come viene celebrato: leggi qui.

Un altro prodotto tipico di Scheggino, il tartufo / ©Urbani Tartufi.it
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