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Chiesa di Sant'Agostino Vicenza

Vicenza, il romanico di Sant’Agostino

La Basilica di Sant’Agostino è un monumento particolarmente ricco di interessi artistici e serba un polittico aureo che è un vero gioiello

Vicenza chiesa
© Davy1509 / Wikipedia
Facciata della Chiesa di Sant'Agostino, Vicenza
La Basilica di Sant’Agostino di Vicenza, situata nella periferia occidentale della città, è nata come una chiesetta agreste dedicata a San Desiderio, quando una piccola comunità di penitenti laici che lavoravano la terra seguendo leggi di digiuno e povertà bonificava le terre e divideva i raccolti. Fu nel 1216 che nella comunità entrò a far parte un sacerdote che officiava i servizi religiosi, e con il tempo arrivò anche un maestro e la possibilità di far funzionare un ospedale. La comunità si estinse al tempo di Ezzelino III da Romano e la chiesa con le terre passò alle dipendenze del monastero di San Bartolomeo. Nel 1323, con il nuovo priore, iniziarono i lavori di ampliamento e di restauro del piccolo edificio religioso e la costruzione di un annesso monastero, che ebbe una vita di alterne vicende, fino a quando sotto Gregorio VII nei primi anni del Quattrocento  riprende una vita particolarmente fulgida.

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Quella che ammiriamo noi oggi, la Chiesa di Sant’Agostino nella sua forma attuale che si deve alla ristrutturazione del Trecento, è tornata in vita dopo un periodo di abbandono e di degrado per l’attiva e instancabile opera di Federico Mistrorigo, parroco dal 1935. La semplice facciata romanica a capanna, fatta di mattoni, si presenta con foro centrale ed è conclusa da archetti; nella sua semplicità risalta nella campagna come un piccolo gioiello, mentre l’interno, ad una sola navata, conserva un’atmosfera di grande impatto spirituale, trasmessa dalle pure forme romaniche. Addossato alla facciata si trova il chiostro, una ricostruzione del primo Novecento. Entrando si nota subito a destra il fonte battesimale seicentesco, mentre la parete affrescata ha come momento culminante la raffigurazione della “Madonna in trono con Bambino tra due Santi”.

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Nella parete sinistra tra affreschi votivi di derivazione dalla pittura veronese trecentesca spicca un grande San Cristoforo, e l’abside centrale possiede un vasto ciclo pittorico trecentesco con alcune scene sulla vita di Gesù di grande suggestione. Ma il vero gioiello dell’Abbazia è l’aureo polittico gotico di Battista da Vicenza, commissionato da Ludovico Chiericati nel 1404, per celebrare la dedizione di Vicenza a Venezia. Diviso in 24 scomparti, con pitture disposte su tre ordini, è raffigurata al centro la Madonna col Bambino. Sono presenti anche le figure di diversi Santi e degli Evangelisti ai lati. L'opera risente dell'insegnamento di Giotto con influssi emiliani e presenta un prezioso goticismo.
 
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