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Sicilia Nei pressi di Palermo a Petralia Soprana Cosa vedere

Petralia Soprana, meraviglie di pietra nel Parco delle Madonie

Il borgo siciliano vanta attrazioni naturali ed artistiche suggestive

Veduta
©iStockphoto
Veduta panoramica di Petralia Soprana
Nella parte settentrionale della Sicilia si trova l’area naturale protetta delle Madonie, un parco che abbraccia i comuni della città metropolitana di Palermo e comprende il massiccio montuoso da cui prende il nome. Il patrimonio naturalistico, storico e artistico è di notevole interesse, con aspre montagne che si affacciano sul mare di Sicilia e il territorio segnato da numerosi edifici religiosi, monasteri, eremi e chiese rupestri, spesso suggestivamente isolate in alto sulle montagne. Qui, tra mulini e vecchie masserie spesso costruite sui resti di più antichi casali romani, spuntano diversi borghi che spesso nascondono peculiarità cosi affascinanti da renderli veri e propri gioielli. E’ il caso di Petralia Soprana, nel cuore del Parco delle Madonie, celebre perché luogo dove si creano, ancora artigianalmente, strumenti come violini, chitarre, mandolini e strumenti pastorali tra cui le zampogne e i pifferi grazie alla passione di artigiani che qui hanno i propri laboratori e che sono conosciuti anche all’estero. Ad accrescere ulteriormente la fama di Petralia Soprana anche il titolo del Borgo dei Borghi 2018, di cui abbiamo già parlato qui, e l’iscrizione al circuito dei Borghi più Belli d’Italia. 



Quello che colpisce subito il visitatore sono le suggestioni date dalla pietra, dal legno e dal ferro scolpiti dalla mano di tanti artisti, gli artigiani delle pietra, fabbri, falegnami e decoratori che rendono unici e speciali portali, balconi, cancelli, portoni delle case e facciate di palazzi e chiese. Come la Chiesa madre intitolata ai Santi Pietro e Paolo, che si affaccia su Piazza Duomo, provvista di campanili, uno quattrocentesco e l’altro settecentesco, su tutti e due i lati, collegati da un portico a 18 colonne. L’interno, con pianta a croce latina e tre navate, ospita tele seicentesche e il primo crocifisso attribuito a frate Umile da Patralia. Si tratta di un Cristo del 1623 a grandezza naturale di uno stupefacente realismo, con particolari piuttosto significativi come la bocca socchiusa entro la quale si intravedono lingua e denti, le viscere che si notano guardando la ferita sul costato e un sopracciglio trafitto da una delle spine della corona. Altra Chiesa particolarmente interessante è quella del Salvatore, un esemplare unico nel comprensorio delle Madonie grazie alla pianta ellittica data probabilmente dalla struttura d’origine che era una vecchia moschea, trasformata dai Normanni in tempio cristiano. All'interno si possono ammirare importanti opere come quelle dello Zoppo di Gangi, un organo del Settecento ed un lampadario in cristalli ed ottone del 1902. Era invece un’antica fortezza trasformata in chiesa dai carmelitani scalzi la Chiesa di Santa Maria di Loreto, rifatta nel 1750. La ricostruzione in sole tardo barocco annovera un prospetto simmetrico e sugli filiforme maiolicate, con l’interno arricchito da statue e dall’ancona marmorea fregiata di quattro episodi della parabola cristiana.

Chiesa di Santa Maria di Loreto ©Di trolvag, CC BY-SA 3.0, Wikimedia Commons

In Piazza del Popolo, a cui si arriva ammirando anche la fontana circolare di Piazza San Michele,  si affacciano diversi edifici come il Municipio, nato come convento carmeliatno, Palazzo Pottino e le Chiesa del Collegio. Altre piazze che vale la pena ammirare sono Piazza Frate Umile, dedicata proprio a Fra Umile Pintorno da Petralia che a lungo si adoperò per diffondere l’arte, scolpendo 33 crocifissi di legno oggi sparsi sia nel sud Italia che all’estero. In Piazza Ruggero VII ha trovato sede l’Oratorio delle Anime Purganti, dal prospetto con campanile a vela. In Piazza Quattro Cannoli si trova invece una graziosa fontana in marmo di Billiemi che nel XVIII secolo era l'unica fonte dell’abitato. Il visitatore più curioso può notare in questa piazza una lapide, prima ubicata nella Piazza Frate Umile dove si trovava la fontana ormai distrutta, che ricorda la sistemazione della stessa da parte di un privato "non per vil guadagno, ma per amor patrio”. Ai margini del centro abitato di Petralia Soprana, sorge isolata Villa Sgadari, una delle più belle ville barocche delle Madonie. L’edificio, un tempo residenza suburbana di una delle famiglie più in vista del piccolo centro madonita, è oggi proprietà dell’Ente Parco delle Madonie e risulta essere un importante esempio di architettura tardo settecentesca. Particolare è il Museo Arte Contemporanea Sotto Sale, comprendente oltre 80 chilometri di gallerie che compongono il sito estrattivo della miniera di Sale Italkali di Raffo, frazione di Petralia Soprana. E’ un giacimento di salgemma purissimo, formatosi cinque milioni di anni fa per una serie di rari eventi geologici e per il prosciugarsi del mar Mediterraneo, a forma di uovo coricato, lungo quasi un chilometro: con le sue sculture di salgemma rappresenta un caso unico.

Museo Arte Contemporanea Sotto Sale / ©Sottosale.eu

Non bisogna poi dimenticare le specialità gastronomiche del borgo, di cui si apprezzano in particolare le minestre: le lenticchie aromatizzate con i finocchietti selvatici, i ceci, le verdure selvatiche tra cui la cicoria e la borragine, che qui hanno un gusto particolare grazie all’altitudine. Quando queste verdure sono cucinate insieme si ottiene la “virdura maritata”, di cui l’origine del nome si deve proprio al fatto che le verdure “si sposano” con la carne, in un matrimonio di gusto e tradizione.


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