Il comune di Lavagna, in provincia di Genova, ospita una splendida dimora donata al FAI dai fratelli Emenaule e Siria Carbone. Si tratta di Casa Carbone, trasformata nel 2004 in una casa museo che rende pubblico uno spaccato di realtà di una famiglia borghese dell’Ottocento. La costruzione è strutturata su due piani, probabilmente rimaneggiando una struttura precedente costruita alla fine del Settecento. La casa museo è allestita al primo piano. La tipica costruzione ligure ha mantenuto intatta l’originale atmosfera fin-de-siècle delle residenze signorili della Riviera Ligure.
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Il FAI, subito dopo la donazione, ha eseguito i lavori più urgenti e necessari a garantire la tutela dell’edificio. I restauri fondamentali sulla struttura sono stati realizzati a partire dalla copertura degradata, che è stata interamente rifatta in lastre di ardesia, rispettando le tecniche storiche e consolidando la struttura in legno. E’ stato anche recuperato il complesso ciclo di tempere del XIX secolo che ricopre i soffitti e le pareti del primo e del secondo piano, impreziosendo gli ambienti con soggetti storici e aggraziati trompe-l’oeil raffiguranti vedute e paesaggi. Ammirando gli interni si apprezza ogni singolo dettaglio che rende unica questa casa: dai pavimenti a mosaico agli affreschi, dai particolari architettonici alle maniglie e alle serrature fino all’equilibrata distribuzione degli spazi e dei volumi delle stanze. A caratterizzare l’intera struttura è l’omogeneità, la coerenza e l’unicità dove trovano spazio arredi, oggetti d’arte e dipinti che si inseriscono perfettamente negli ambienti.
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Tra gli elementi di maggior rilievo dal punto di vista storico-artistico spiccano la pregiata raccolta di ceramiche Wedgwood della sala da pranzo e l’importante ritratto di magistrato risalente al XVII secolo. Si entra in un vero e proprio museo, quindi, ma si ha anche la sensazione di stare a casa. Grazie alla biancheria, ai servizi di piatti, agli attrezzi da cucina, ai libri, ai soprammobili e agli oggetti preferiti che rivelano il gusto dei padroni di casa che fanno bella mostra di se. Tra i pezzi della collezione sono da menzionare anche strumenti scientifici ed astronomici, bambole di porcellana, orologi e scatole musicali, burattini realizzati dal padrone di casa. Tra la raccolta di libri c’è da segnalare una Bibbia latina xilografata impressa a Lione nel 1566 e il Libro d’oro della nobiltà di Genova.
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