DUNE, uno dei film più attesi sul grande schermo. Un kolossal che segna il ritorno di Denis Villeneuve al cinema tre anni dopo Blade Runner 2049. Un fanta-action tratto dal celebre romanzo di Frank Herbert, già portato sullo schermo da David Lynch nel 1984. Il film di Lynch fu un flop e, anche se col tempo ha acquistato lo status di culto, ancora oggi è considerato da molti il peggiore film del regista.
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“Gran parte delle idee principali di Star Wars proviene da Dune, perciò sarà una sfida affrontare il progetto - ha dichiarato Villeneuve - La mia ambizione è realizzare il film di Star Wars che non ho mai visto. In un certo senso, è Star Wars per gli adulti”.
Le riprese di Dune sono iniziate 2019 presso gli Origo Film Studios di Budapest, per poi continuare in Giordania, negli Emirati ad Abu Dhabi, e a Stadlandet in Norvegia. Location dove sono stati creati mondi interi. Il film è interpretato da Timothée Chalamet nel ruolo di Paul Atreides. L'attore ventiquattrenne, celebre dopo aver ottenuto una nomination all'Oscar per il ruolo di Elio in Chiamami col tuo nome, ha raccontato l'esperienza di girare un kolossal nel deserto della Giordania.
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“È stata una cosa surreale – ha dichiarato in un’intervista a Vanity Fair – Ci sono questi paesaggi giganteschi, qualcosa che possiamo solo immaginare esista in qualche altro pianeta del nostro universo, ma non sulla Terra”.
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E invece si tratta proprio del deserto di Wadi Rum, una location di enormi canyon, pietre rosse, granito e arenaria. Un posto che ha già fatto da sfondo a blockbuster come The Martian, Star Wars: L’ascesa di Skywalker e la versione live action di Aladdin. Il più grande problema? La temperatura infernale. “Mi ricordo di essere uscito fuori alla due del mattino e facevano quasi quaranta gradi! – ha dichiarato Chalamet – Quindi di giorno la temperatura superava i 48 gradi”. E questo ovviamente con indosso costumi di scena e armature gommose.
Dune dovrebbe arrivare nei cinema entro fine anno, distribuito da Warner Bros.
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