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Cefalù cosa vedere 

Cefalù oltre il Duomo e le spiagge

La località siciliana è uno scrigno di tesori che si svelano con un'affascinante passeggiata 

Cefalù, sicilia
Courtesy of ©istockphoto
Cefalù
E’ durante la stagione estiva che Cefalù, uno dei borghi più belli d’Italia, è presa d’assalto dai tanti turisti che si riversano sulle sue 4 e quasi ne triplicano il numero di abitanti. Ma il comune in provincia di Palermo, che vanta una Cattedrale normanna Patrimonio Unesco, offre un fascino unico che va ben al di là di quello che può essere il solo turismo balneare. E questo fascino è dato dalla presenza di pregevoli attrazioni tutte da scoprire. Già la sua posizione, sopra un promontorio ai piedi di una roccia, rende unica una passeggiata per le sue strette vie dove ben si coglie quell’atmosfera familiare con panni appesi e le case che hanno i balconi a picco sul mare. La pittoresca cittadina ha un’origine antica, fondata nel V secolo a.C. in un sito abitato fin dalla preistoria: a testimonianza di questo sono state rinvenute tracce nelle grotte sul versante orientale della rupe Kefaloidon. Ma qui il passaggio storico che più ha lasciato la sua impronta è quello normanno con la costruzione dell’imponente Duomo introno al quale si è sviluppato il borgo marinaro.



La sua mole imponente con le torri piramidate, quasi sproporzionata con il resto della struttura urbanistica medievale della città, cattura immediate lo sguardo di ogni visitatore che si appresta ad arrivare al centro da qualunque direzione. Sembra essere infatti una calamita ed ogni itinerario che parte alla scoperta di Cefalù non può infatti che iniziare dalla Basilica Cattedrale della Trasfigurazione la cui edificazione è sospesa tra storia, leggenda e credenza popolare. Fu voluta infatti da Ruggero II, quel Ruggero il Normanno della dinastia degli Altavilla che divenne primo re di Sicilia dal 1130 al 1154, in seguito al voto per essere scampato ad una tempesta e approdato sulle spiagge della cittadina. Ma gli storici si soffermano di più sulla motivazione di natura politico militare in quanto il Duomo appare con la sua struttura simile ad una fortezza. La sua edificazione ebbe inizio nel 1131 ma successivamente vennero realizzati i mosaici dell’abside e sistemati diversi sarcofagi fino alla consacrazione ufficiale nel 1267. Per ragioni economiche, però, la Cattedrale rimase incompiuta nei suoi interni per questo le pareti laterali sono vuote. La sua posizione è leggermente rialzata ed osservando l’esterno, con le due torri che conferiscono alla struttura un aspetto massiccio, si noteranno merlature, absidi laterali con motivi decorativi ad archi intrecciati e l’abside centrale con lesene di stampo gotico ad archi piani. Ben si evidenziano la cultura araba, normanna e bizantina sulle decorazioni interne a mosaico. Sopra l’abside spicca la figura del Cristo Pantocratore, a cui si lega una particolarità: tra le due mani si sono contati 9 metri lineari formata dalle migliaia di quadratine di paste vitree che compongono questa parte di mosaico. Andiamo a scoprire qualcosa di più sul Duomo di Cefalù.



A spiccare per imponenza della città dopo il Duomo c’era l’Osterio Magno che la tradizione vuole sia stata l’antica residenza del Re Ruggero I, passata poi ai nobili Ventimiglia ed ad altri nel corso dei secoli. Dalla Piazza del Duomo si snoda l’arteria principale, Corso Ruggero, che suddivide il centro in una zona bassa più regolare ed una più ripida che si inerpica sulla rupe con i suoi vicoli stretti e suggestivi. E a circondare tutto il centro storico c’è una cinta muraria megalitica, risalente al V secolo a.C., conservata ancora oggi in gran parte. Delle quattro porte originali che una volta garantivano l’accesso alla città, l’ultimo rimasta è Porta Marina con il suo arco gotico, che si apre sul colorato quartiere dei pescatori ed è uno degli scorci più fotografati. Alla figura del nobile Carlo Ortolano di Bordonaro, vissuto a Cefalù nel Seicento, è dedicata una strada importante, fiancheggiata da bassi edifici, che segue l’andamento della costa vantando una magnifica vista. Percorrendo via Vittorio Emanuele è possibile soffermarsi al Lavatoio medioevale, davanti al rinascimentale Palazzo Martino. Il lavatoio è contraddistinto da una scalinata in pietra lavica e da una serie di vasche nelle quali viene raccolta l’acqua che scorre dalle 22 teste di leone sovrastanti. Le vasche ospitano gli appoggi che venivano anticamente utilizzati per la pulizia dei panni: quelle più vicine al mare erano il primo lavaggio, quelle centrali erano il primo risciacquo, mentre quelle più vicine alla fonte erano il risciacquo definitivo. Nel lavatoio confluiscono le acque del fiume Cefalino che, secondo la leggenda, sono particolarmente pure perché formate dalle lacrime di una ninfa disperata dopo aver ucciso il proprio amato ritenendolo colpevole di tradimento. Dal porto vecchio si può godere della vista più affascinante di Cefalù, quella delle case con i balconi che si affacciano direttamente sul mare.



Anche se bisogna percorrere la Salita Saraceni con un sentiero che si inerpica verso la roccia vale la pena per ammirare una delle vedute più suggestive di Cefalù, che abbraccia le mura fortificate, le vecchie cisterne ed il Tempio di Diana, un santuario realizzato in un edificio megalitico. E’ cosi che si arriva alla Rocca, sullo sperone roccioso che domina l’abitato, un contrafforte dove si trovano i resti di antiche fortificazioni da cui il panorama si apre a 360°. Un’altra tappa d’obbligo, soprattutto per gli appassionati di storia dell’arte, rimane quella al Museo Mandralisca che comprende il “Ritratto d”ignoto” di Antonello da Messina,  il vaso siceliota con il venditore di tonno del IV secolo a C., una preziosa raccolta malacologica ricca di oltre ventimila conchiglie, e una raccolta numismatica, definite entrambe di enorme interesse scienti?co. Il museo è un’istituzione pubblica voluta dal barone di Madalisca che visse a Cefalù negli anni a cavallo dell’Unità d’Italia e che, per puro piacere personale, iniziò a collezionar diversi capolavori come marmi antichi, monete, pitture e ceramiche antiche. 



Cefalù è una destinazione ideale anche da scoprire in due, specialmente quando il periodo è lontano dalle folle estive. Ecco, dunque, un itinerario romantico
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