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Conca dei Marini Costiera streghe

Campania, tra le streghe della Costiera

Il borgo di Conca dei Marini si dice essere abitato dalle leggendarie janare

Conca dei Marini
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Conca dei Marini
Se è vero che la bellezza è soggettiva, è altrettanto vero che alcuni scorci della Costiera Amalfitana non possono che essere soggetti a giudizio positivo in modo pressoché universale. Con questa affermazione facciamo riferimento a Conca dei Marini, uno degli angoli più suggestivi e pittoreschi di un tratto di costa che il mondo intero guarda con ammirazione.



Conca dei Marini è uno dei comuni più piccoli d’Italia. Non è celebre come altre località sue vicine di casa (Amalfi, Positano) ma racchiude un fascino tutto speciale che trova la sua sintesi nella splendida Marina di Conca, una piccolissima baia circondata da macchia mediterranea e pochi edifici incastonati nelle rocce. E nella Torre di Capo di Conca, una torre di guardia cinquecentesca che serviva a sorvegliare la costa per proteggerla dalle scorribande dei Saraceni: si trova in cima ad un promontorio che si allunga nel mare color zaffiro. Ma non è solo per la bellezza che Conca dei Marini merita di essere conosciuta.

Gli appassionati di folklore e leggende troveranno qui pane per i loro denti: si dice infatti che questo tratto di costa fosse abitato dalle janare. Le janare sono delle streghe che secondo la credenza popolare abitavano (o abitano?) soprattutto la zona del beneventano, poiché appartengono principalmente al mondo contadino. Ma queste fattucchiere erano solite riunirsi anche in Costiera, in particolare di notte le si poteva scorgere nei terreni che circondano la Chiesa di San Pancrazio. Spesso erano le mogli dei pescatori e dei navigatori che, dovendo stare in mare per giorni e notti, si incontravano per realizzare filtri e pozioni che tenevano lontano il malocchio. Secondo la superstizione infatti, le janare sono strettamente collegate a riti propiziatori che tengono lontane le disgrazie e le iatture. Tutto questo sarebbe accaduto nel XVI secolo, ma c’è chi è pronto a scommettere che alcune janare ancora abitino Conca dei Marini e le zone limitrofe.



NEI DINTORNI

La Chiesa di San Pancrazio non è nota solo per la leggenda delle streghe, bensì per la sua invidiabile posizione e per il suo valore storico-architettonico. Si trova infatti in una splendida location panoramica, circondata da palme e ulivi, mentre la facciata principale è adornata di mosaici della suola di Ravenna (non antichi ma di grande impatto scenico). Ma se è la natura nello specifico il mare ad interessarvi, non potete esimervi dal visitare la splendida Grotta dello Smeraldo, una formazione carsica che racchiude un incredibile mare del colore della gemma da cui prende il nome. Curiosamente, si può accedervi anche tramite un ascensore che si prende dalla tortuosa strada che si snoda lungo la costiera. Oltre che per il colore delle acque, la grotta è anche celebre per il presepe sottomarino che qui viene allestito sin dagli anni ’50.



La Costiera amalfitana si associa principalmente al mare e ai suoi colorati borghi. Ma anche gli amanti del trekking qui trovano grande soddisfazione: i percorsi che permettono di inerpicarsi sui monti alle spalle delle varie località garantiscono la visione di alcuni dei panorami più belli al mondo. In zona Conca dei Marini, per esempio, ci si può cimentare nel sentiero che parte da Punta San Lazzaro e consente ai più arditi (sono circa 15 chilometri) di arrivare fino ad Amalfi. Ancora più celebre è il Sentiero degli Dei, che abbiamo approfondito in questo articolo. Da dove godere dei paesaggi più belli della Costiera? Ve ne abbiamo parlato qui.
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