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Bergamo, 5 itinerari tra storia, arte e cultura

La città è un vero concentrato di tesori risalenti a diverse epoche storiche

Veduta di Bergamo Alta
©iStockphoto
 Bergamo
Quando si parte per un city break di pochi giorni bisogna essere super organizzati. Soprattutto se si sceglie una meta ricca di storia, di arte e di attrazioni come molte città italiane. Bergamo non fa eccezione ed, anzi, si rivelerà una destinazione perfetta per concedersi un weekend rilassante alla scoperta di secoli di meraviglie giunte quasi intatte sino ai nostri giorni. Purchè si pianifichino, però, gli itinerari con cura, perchè le cose da vedere sono tante e tutte interessanti. La città lombarda saprà, infatti, conquistare i propri visitatori con la ricchezza delle testimonianze che custodisce, con la bellezza dei suoi scorci e con le innumerevoli occasioni di relax che il centro storico e quello contemporaneo mettono a disposizione di chi avrà il piacere di esplorarli. Ecco, dunque, cinque itinerari che consentono di scoprire il meglio di Bergamo anche a chi ha poco tempo per trattenersi in città.

Il modo migliore per immergersi immediatamente nelle atmosfere cariche di storia di questa splendida città è di cominciare la sua esplorazione da Bergamo Alta, cuore antico del capoluogo, ed in particolare dalla Piazza Vecchia. Per raggiungerla basterà salire a bordo del mezzo più affascinante della città: l'antica funicolare che da 120 anni collega il centro di Bergamo con la Città Alta, ed in particolare con Piazza delle Scarpe che, nel 1430, era adibita alla vendita delle sole calzature. Il palazzo che oggi ospita la stazione della funicolare un tempo era la sede della corporazione dei calzolai. Lungo il percorso si gode di panorami da sogno che, nelle giornate più limpide, spaziano sino alla Pianura Padana e Persino agli Appennini. Una volta giunti nella Città Alta, in poco tempo si raggiunge Piazza Vecchia, un autentico concentrato di storia di cui Le Corbusier disse che anche toccare una pietra sarebbe un delitto, tanti sono i tesori che custodisce.



Tra gli antichi edifici che la incorniciano spiccano il Palazzo della Ragione, risalente al XII secolo, la sede comunale lombarda più antica esistente, ed il Campanone, la suggestiva torre civica che, con i suoi 52,76 metri di altezza, domina la città regalando una vista mozzafiato a chi deciderà di raggiungere la cima salendo i 230 gradini oppure, comodamente, in ascensore. Ancora oggi, ogni sera alle 22.00, la sua campana, la più grande di tutta la regione, suona i suoi 100 rintocchi che, un tempo, servivano per avvertire la popolazione della chiusura delle porte per la notte. Al centro della piazza campeggia la fontana Contarini, donata alla città nel 1780 dal Podestà Alvise Contarini, mentre, sul lato opposto, si può ammirare Palazzo Nuovo, sede del Comune fino al 1873 e oggi della Biblioteca Angelo Mai che custodisce una preziosa collezione di incunaboli, cinquecentine, stampe, manoscritti e altri reperti di inestimabile valore, che la rendono una delle biblioteche più importanti d’Italia.

Basta fare qualche passo per ritrovarsi al cospetto di Piazza Duomo sulla quale si affaccia la Porta dei Leoni Rossi, uno degli ingressi della splendida Basilica di Santa Maria Maggiore. Una delle particolarità di questa chiesa è proprio la mancanza di un ingresso centrale e della facciata che si fondeva con l'edificio accanto formando un'unica parete. Gli unici accessi alla basilica sono i quattro ingressi laterali dei quali quello settentrionale e quello meridionale sono vegliati da quattro leoni rossi e bianchi di epoca trecentesca. I “guardiani” dell'ingresso nord sono realizzati in marmo veronese, di colore rosso, e quelli della porta a sud, chiamata dei Leoni Bianchi, sono invece realizzati in marmo bianco di Candoglia (in Val d'Ossola).



Ammirando Piazza Duomo è impossibile non rimanere colpiti dalla sontuosa facciata della Cappella Colleoni, l'edificio più maestoso di Bergamo. Si tratta della cappella di famiglia del condottiero Bartolomeo Colleoni, tra i più celebri capitani di ventura d’Italia, e sfoggia una magnifica facciata rinascimentale adornata di marmi rossi e bianchi. Al suo interno sono custoditi autentici tesori che spaziano dalla statua equestre del condottiero ai sarcofagi interamente intarsiati nel marmo sino alla delicata tomba della figlia Medea e ai legni scolpiti dei banchi. Si dice che il blasone del condottiero posto sulla cancellata, raffigurante tre testicoli, porti fortuna se viene toccato, specialmente allo scoccare della mezzanotte. Una volta abbandonata la Cappella, vale la pena proseguire lungo la Corsarola alla volta di Colle Aperto. Lungo l'antica via romana ci si potrà soffermare nei numerosi negozi di moda e gastronomia. Da non perdere una pausa alla pasticceria “La Marianna” in Colle Aperto, dove si potrà assaggiare il delizioso gelato alla stracciatella nella gelateria in cui è stato inventato.

Una vacanza a Bergamo non sarebbe tale senza aver dedicato del tempo ad una passeggiata sulle Mura Veneziane, dichiarate Patrimonio dell'Umanità UNESCO per la loro imponenza e l'incredibile stato di conservazione. Vennero costruite a partire del 1561 dalla Repubblica di Venezia per tamponare gli attacchi dei nemici ma un primo sistema di fortificazione era presente già in epoca romana ed oggi è possibile osservarne alcune tracce in via Vàgine, sotto il convento di Santa Grata e a sinistra del viale delle Mura ad ovest del tracciato della funicolare. Gli 8 edifici religiosi demoliti nel corso dei lavori, tra cui la cattedrale di Sant'Alessandro e il convento domenicano di Santo Stefano, furono causa di altrettante scomuniche. Sono costituite da 14 baluardi, 2 piattaforme, 100 aperture per bocche da fuoco, 2 polveriere e 4 porte. Oggi camminare lungo questi 6 chilometri di fortificazioni significa godere di magnifici tramonti e panorami mozzafiato che, ammirati dai cannocchiali installati lungo il percorso, consentono di spingere lo sguardo sino a Milano. La grandiosità della struttura esterna cela, inoltre, un vero e proprio mondo sotterraneo fatto di sortite, passaggi e cunicoli. Vale la pena, dunque, dedicare del tempo ad una passeggiata dentro le Mura ed alla visita delle cannoniere di San Michele e San Giovanni.



Uscendo da Porta S. Agostino in pochi metri si potrà fare un vero e proprio viaggio nella storia della pittura italiana visitando i due musei più importanti della città. L'Accademia Carrara custodisce una delle collezioni più ricche d'Europa fatta di innumerevoli capolavori dei mastri del Rinascimento italiano tra cui Botticelli, Bellini, Raffaello, Tiziano, Lotto e il grande ritrattista bergamasco Moroni. Basta, invece, attraversare la strada per tuffarsi dalle atmosfere cinquecentesche dell'Accademia Carrara a quelle contemporanee della GAMeC (Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea), fondata nel 1991 ed ospitata all'interno di un complesso architettonico quattrocentesco restaurato, anticamente destinato a monastero, per un totale di 1500 metri quadrati di spazi espositivi dedicati all’arte contemporanea in tutte le sue forme. E per gli amanti della musica, l'appuntamento è nella Casa natale di Donizetti, dove si potrà ricostruire la storia del grande compositore e godere delle sue celebri note nel luogo in cui è cresciuto. La parte più antica, quella in cui abitò il compositore, ha mantenuto l'aspetto originario offrendo un interessante spaccato dello stile di vita del XIV – XV secolo..

E prima di lasciare la città, l'appuntamento è alla scoperta del centro contemporaneo, un luogo ideale per passeggiare, dedicarsi allo shopping e scoprire altre interessanti curiosità sulla storia della città. Da non perdere una sosta l’elegante Centro Piacentiniano, un interessante complesso architettonico che un tempo ospitava l’antica fiera cittadina, o una passeggiata lungo il corso del Sentierone sul quale si affacciano, da un lato, il “quadriportico” con gli eleganti porticati ariosi intarsiati di marmi e i raffinati negozi e locali, e, dall'altro, il Teatro Donizetti. Lungo il percorso si scopriranno le graziose piazze limitrofe, tra cui Piazza Vittorio Veneto e Piazza Dante adornata da una speciale installazione dell'artista Alberto Garutti che fa accendere all'unisono le luci della piazza ogni volta che nell'ospedale cittadino nasce un bambino. Costeggiando la fila di imponenti castagni e oltrepassando i propilei di Porta Nuova, si arriva, infine, fino a via XX Settembre, su cui si affaccia Palazzo Frizzoni, sede del comune.

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