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Lazio Roma Chiostro del Bramante

Banksy alla conquista di Roma

L'artista ribelle sarà prossimamente ospite del Chiostro del Bramante con la mostra “Banksy. A Visual Protest”

Banksy
ufficio stampa adicorbetta
Banksy - Jack & Jill, 2005, serigrafia su carta, Collezione privata
Un nucleo di messaggi immediati che, affrontando i temi del capitalismo, della guerra e del controllo sociale, mettono in scena le contraddizioni e i paradossi del nostro tempo. Anche se non siamo attualmente in possesso di notizie certe rispetto all'identità dell’autore e al suo pensiero sono queste le caratteristiche che fin dagli esordi ritroviamo nei lavori di Banksy. Il suo immaginario semplice e diretto, confezionato appositamente per la comunicazione di massa ha fatto in modo che oggi l'artista rappresenti il più grande caso di popolarità per un artista vivente dai tempi di Andy Warhol. Così a partire dall'8 settembre le potenti immagini e i messaggi provocatori di Banksy saranno al centro della mostra “A Visual Protest”, allestita al Chiostro del Bramante di Roma. Un rigoroso percorso espositivo metterà in scena oltre 90 opere che hanno decretato il successo planetario di un artista tra i più complessi, geniali e intuitivi del nostro tempo. I suoi famosi interventi stradali, spesso rimossi, rubati o semplicemente consumati dal tempo sono, infatti diventati dei veri e propri "affreschi popolari". 

Banksy - Barcode, 2004, serigrafia su carta, Artrust
 
CHI E' BANKSY?
 
Presumibilmente nato a Bristol all’inizio degli anni Settanta, Banksy è considerato uno dei maggiori esponenti della street art contemporanea. Nonostante sia stato inserito da ArtReview al quattordicesimo posto nella classifica delle cento personalità più influenti nel mondo dell’arte, nessuno, a parte i suoi amici e i suoi collaboratori più stretti, conosce la sua vera identità. Quello che sappiamo è che si sarebbe formato nella scena underground di Bristol, collaborando con diversi artisti e musicisti. La sua produzione artistica è invece comparsa alla fine degli anni Novanta, quando i suoi graffiti e le sue performance hanno iniziato a invadere città come Bristol, Londra, New York, Gerusalemme e recentemente Venezia. 

Banksy - HMV, 2004, serigrafia su carta, Artrust
 
L'ANONIMATO
 
La scelta di rimanere nell’anonimato nasce da un insieme di esigenze che sono la necessità di sfuggire alla polizia, data la realizzazione di incursioni e di graffiti illegali, ma anche quella di tutelarsi considerando lo sfondo satirico delle sue opere che trattano argomenti sensibili come la politica e l'etica. Non meno importante per l'artista è infine il desiderio di non inquinare la percezione della sua identità e delle sue opere, come afferma nelle pubblicazioni curate da lui stesso e da alcune interviste realizzate in passato, più o meno autorizzate: “Non ho il minimo interesse a rivelare la mia identità. Ci sono già abbastanza stronzi pieni di sé che cercano di schiaffarvi il loro brutto muso davanti”.

Banksy: CND Soldiers, 2007, serigrafia su carta - Pax Britannica (Wrong War), 2004, serigrafia su carta, Collezione Privata
 
LA TECNICA
 
È lo stesso Banksy a rendere nota al pubblico l’indicazione sulla tecnica da lui preferita, ovvero quella dello stencil. Dopo aver  abbandonato quasi subito la tecnica più tradizionale della bomboletta, l'artista ha scelto lo stencil poiché può essere applicato su supporti come carta o tela, ma anche su metallo e cemento. Ricordiamo che fra i lavori destinati alla vendita non mancano alcune sculture di resina polimerica dipinta o in bronzo verniciato.

Banksy - Happy Choppers, 2003, serigrafia su carta, Brandler Galleries (Brentwood)
 
LE APPARIZIONI IN ITALIA
 
Fra le più recenti apparizioni dell'artista in Italia segnaliamo quelle del 2019 nella città di Venezia. La prima è stata la performance “Venice in oil”: un pittore ambulante espone nove tele a olio che rappresentano una nave da crociera che blocca la vista dei monumenti della città. Banksy o chi per lui viene allontanato dalla Polizia Municipale poiché sprovvisto di regolare licenza. La seconda apparizione è quella del “Naufrago Bambino”, parzialmente coperto dall’acqua del canale, indossa un giubbotto di salvataggio e alza verso il cielo un razzo segnaletico che emana un fumo denso e rosa.


Banksy - Golf Sale, 2003, serigrafia su carta, Collezione privata
 
LE OPERE IN MOSTRA
 
Da “Love is in the Air” a “Girl with Balloon” da “Queen Vic” a “Napalm, passando per “Toxic Mary” a “HMV” e fino alle stampe per Barely Legal,  Banksy A Visual Protest ripercorrerà la carriera dell'artista per offrire al pubblico una visione completa del suo linguaggio artistico. In mostra saranno inoltre presenti più di 20 progetti per copertine di dischi e libri che copriranno un arco temporale che va dal 2001 al 2017. Per gli amanti dell'arte classica sarà inoltre possibile ammirare sempre dall'interno del Chiostro, un’altra personalità solo apparentemente distante come Raffaello con Sibille e Angeli, affresco appena restaurato e visibile, con una prospettiva straordinariamente insolita, al primo piano, da una grande finestra nella Sala delle Sibille.  
 
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