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A Verona tra le mura della Casa di Giulietta

La credenza popolare afferma che toccare la statua dell'eroina di Shakespeare porti fortuna, soprattutto in amore

 Balcone di Giulietta
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Balcone di Giulietta
Visitando le città d’arte, note o meno note, spesso ci si imbatte in monumenti, fontane o statue portatori di tradizioni e leggende, molti dei quali promettono prosperità, salute, amore e soldi. Ne è un esempio la celebre Casa di Giulietta, nel centro storico di Verona, divenuta non solo uno dei simboli cittadini grazie al dramma d’amore reso immortale dalla penna shakeaspeariana, ma un vero e proprio must per quanti credono che strofinare il seno destro della statua in bronzo della famosa eroina posta dinnanzi ad essa porti molta fortuna, soprattutto in amore. Entrando nel cortile della casa, infatti, ad accogliere il visitatore è proprio la statua di bronzo di Giulietta, realizzata nel 1969 dallo scultore Nereo Costantini e sistemata nel cortile per iniziativa del Lions Club di Verona nel 1972. Lo stato di conservazione della scultura di Costantini, però, minato da decenni di contatti dei turisti e dei visitatori, specialmente a causa del rito beneaugurante di toccare il seno destro di Giulietta, ha reso necessario lo spostamento della statua in un luogo più tranquillo.

giulietta

Cosi è dal 2014 che nel cortile della Casa di Giulietta è stata collocata una copia della statua, realizzata grazie alla consulenza di Novello Finotti, maestro di fama internazionale che in gioventù fu allievo di Costantini. La statua originale è ora esposta nell’atrio interno della casa-museo, con il piccolo foro rimasto aperto sul seno a ricordare il servizio reso per oltre quarant’anni dalla prima Giulietta agli innamorati di tutto il mondo. Questo rito, però, accomuna diverse altre città, perché la statua di Giulietta la si può trovare in giro per il mondo. A Monaco, ad esempio, ce ne sono due: una prima copia donata dalla Cassa di Risparmio di Verona nel 1974, si trova ai piedi della torre dell’antico municipio a Marienplatz, mentre la seconda la si può ammirare nel parco di Shakespeare Platz. A Chicago  la statua di Giulietta si trova al Navy Pier, a Bangkok è collocata al Juliet Love Garden nel centro commerciale Asiatique. Ningbo, città costiera della Cina orientale, è celebre anche per la versione orientale della storia di Romeo e Giulietta, ovvero la leggenda di Liang Shanbo e Zhu Yingtai, una delle più drammatiche della tradizione: presso il parco culturale Liang-Zhu a loro dedicato è collocata anche la statua di Giulietta. 

casa di giulietta

Tornando in terra scaligera, invece, l’indirizzo è quello del numero 23 di Via Cappello, naturale prolungamento di via Mazzini a poche decine di metri dalla centralissima Piazza delle Erbe. In questa casa, secondo la tradizione, abitò Giulietta Capuleti. E’ qui, dietro all’imponente cancello in ferro battuto su cui campeggia lo stemma della famiglia Dal Cappello, il luogo in cui gli innamorati d'ogni luogo ed età lasciano testimonianza del proprio amore. Il luminoso cortile interno che accoglie i visitatori splende della grazia di Giulietta che emana dalla statua, e la lapide su cui sono riportati alcuni versi di Shakespeare sono a ricordare la tragedia da lei vissuta. La casa si presenta come un severo edificio medioevale di impianto duecentesco, la cui facciata in mattoni a vista è ingentilita da eleganti finestre trilobate. Nella parte frontale spicca il famoso balcone da cui, come tradizione vuole, si affacciava Giulietta per parlare con il suo amato Romeo. La struttura è un pregevole esempio di insula romana strutturata, mediante la suddivisione del lotto gotico, in corte con spazi liberi interni e passaggi porticati verso la strada. L’insula fu il primo esempio di edilizia popolare e sorse nel IV secolo a.C. dall’esigenza di poter offrire uno spazio maggiore alla popolazione che aumentava nelle città. Pensate con lo sviluppo architettonico in altezza, potevano raggiungere anche il sesto piano ed oltre.

balcone di giulietta

La Casa di Giulietta, di tipo signorile, è disposta su vari piani ed offre una verosimile ricostruzione delle tipiche dimore signorili venete del XIV secolo, valorizzato da una copiosa scelta di ceramiche medioevali. Venne restaurata nei suoi interni grazie al sapiente intervento del 1935 ad opera di Antonio Avena, che ha portato al risultato che ancora oggi è possibile apprezzare con la raffinata eleganza degli affreschi che impreziosivano le pareti in cui risaltano, nella loro austera semplicità, cassapanche intarsiate, camini in mattoni, scale in legno con balaustre e camminatoi. Lontana dai monumenti simbolo di Verona, all’interno della cripta sotterranea della Chiesa di San Francesco al corso, si trova invece la tomba di Giulietta che si presenta come un sarcofago in pietra, vuoto e senza coperchio. A custodirla è un vecchio monastero francescano, un complesso oggi sconsacrato e sede del Museo degli Affreschi G.B. Cavalcaselle. 

tomba di giulietta

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