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Portobuffolè itinerario romantico

Veneto, incanti medievali a Portobuffolè

Suggestioni fuori dal tempo a poca distanza da Treviso in compagnia della nobildonna immortalata da Dante Alighieri

Ponte
© Di Alessandro Vecchi - Opera propria, CC BY-SA 3.0, Wikimedia Commons
Entrata al centro storico di Portobuffolè
Una perla da scoprire anche in coppia si trova a pochi chilometri da Treviso ed è inserita nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia. Si tratta di Portobuffolè, che vanta anche il prestigioso riconoscimento della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano per l’offerta di eccellenza e l’accoglienza di qualità con cui si propone. E’ un piccolo gioiello medievale, il più piccolo paese della provincia di Treviso sia in termini di popolazione, con nemmeno 800 abitanti, sia in termini di superficie. Si rimane sospesi nel tempo appena varcato il centro storico dal ponte che immetteva alla Porta Trevisana, andata distrutta nel 1918.

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Ad accogliere il visitatore l'elegante ed acciottolata Piazza Beccaro da cui ammirare raffinati palazzi dalle maestose facciate alcune delle quali sono affrescate. Si prosegue dalla piazza per arrivare a Casa Gaia, splendida dimora trecentesca trasformata oggi in museo dove visse fino alla morte la nobildonna Gaia da Camino, immortalata da Dante nel sedicesimo canto del Purgatorio. All'interno del palazzo si possono ammirare affreschi del XIV secolo che ritraggono guerrieri e personaggi del tardo medioevo, ma c’è spazio anche per il Museo del ciclismo. Altre attrazioni principali del borgo sono la Dogana, la  Casa comunale con l’ampia loggia e le eleganti finestre a sesto ovale, rifacimento del fondaco gotico, e il Duomo, che prima di diventare chiesa cristiana era una sinagoga ebraica che conserva al suo interno un crocefisso ligneo del Quattrocento di scuola tedesca e uno splendido organo con 472 canne di zinco e stagno.

Sopra la porte del Monte di Pietà si può notare un raro esempio di quello che è conosciuto come “leon in moeca”, dall’aspetto terrificante, simbolo veneziano che veniva rappresentato in tempo di guerra. La Torre Comunale del X secolo è l’ultima che resta delle sette antiche torri del castello: alta 28 metri, è costruita in laterizio. Sull’orologio si trovava il buco dal quale i condannati erano calati nella sottostante prigione. La casa ai piedi della torre era un tempo il Palazzo del Governo. Il Ponte Friuli, costruito nel 1780 in pietra cotta in sostituzione del ponte levatoio in legno, fa bella mostra di sé con le due grandi arcate e i sei eleganti poggioli che lo fiancheggiano. Interessante è una passeggiata anche al di fuori del borgo, con sosta alla Chiesa di San Rocco con la Madonna della Seggiola, una scultura lignea del 1524; al Palazzo Giustinian, risalente al 1695; all’Oratorio di Santa Teresa, ricco di stucchi e affreschi, e alla Chiesa dei Servi, consacrata nel 1505.
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