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Sant'Agata Feltria, il borgo delle favole

In provincia di Rimini un borgo medievale al confine tra sogno e realtà grazie al progetto La Rocca delle Fiabe

Sant'Agata Feltria ricoperta dalla neve<br>
Courtesy of©comune.santagatafeltria.rn.it
Sant'Agata Feltria ricoperta dalla neve
Chi si sente affetto dalla sindrome di Peter Pan e vorrebbe vivere sempre sull'isola che non c'è, può sognare ad occhi aperti e, ogni tanto, estraniarsi dal mondo reale per seguire la magia dei sogni non è un peccato, anzi. A spalancare le porte al mondo delle fiabe è Sant'Agata Feltria, un delizioso borgo medievale nella provincia di Rimini, incastonato tra le Marche e l'Emilia Romagna, una dimensione antichissima abitata in passato dai Malatesta, i Montefeltro e ancora dai Fregoso. Proprio quest'ultimi diedero il nome alla preziosa Rocca Fregoso là dove, di recente, è nato il progetto "La Rocca delle Fiabe", ideato dal Professor Antonio Faeti al fine di valorizzare il fascino del territorio e delle sue bellezze artistico-architettoniche catapultando in un universo fiabesco, in cui in cui la fiaba si studia, si difende, si salva e s'interpreta.

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All'interno di questa imponente costruzione risalente al X secolo che domina dall'alto la valle del Savio, quattro stanze tematiche, quella delle scarpe, scarpine, scarpette e scarpettine, quella del solitario castellano, ancora il viaggiatore solitario e, infine, quella dei fanciulli nella foresta dove, tra libri, video, scritti, animazioni e a tema, ci si ritrova a tu per tu con Biancaneve, il Signore degli Anelli, Tarzan, la Sirenetta etc. riscoprendo quell'ormai dimenticato stupore infantile.

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Con gli occhi pieni di meraviglie, il percorso alla ricerca della magia prosegue passeggiando per le vie del suo centro storico che, nonostante gli anni, si presenta sempre in perfetto stato: qui, a sfilare, sono preziosi edifici dal grande valore storico, come il convento e la Chiesa di San Girolamo e ancora uno dei più antichi teatri d'Italia, quello intitolato ad Angelo Mariani, un gioiello settecentesco costruito completamente in legno. Il romanticismo è sempre uno spunto che porta a mettersi alla ricerca di location evocative, dimensioni che fanno battere il cuore, come il "vicolo de bacio" ed il "percorso delle fontane", un itinerario che ha del fantasioso in quanto permette di mettersi alla ricerca di tre fontane sui generis, bellissime opere realizzate da artisti moderni e contemporanei.

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A fare gli onori di casa è la "Fontana della Lumaca", sita in Piazzale Martiri d'Ungheria, là dove la sua forma surreale ricorda proprio una chiocciola, simbolo della lentezza ma anche della saggezza, un chiaro invito da parte del poeta Tonino Guerra a riflettere sulla frenesia del mondo moderno: "procedere lentamente è il modo giusto per aspettare che l'anima ci raggiunga, andando troppo in fretta si rischia che l'anima resti indietro", un pensiero ereditato dagli aborigeni dell'Amazzonia. Realizzata dal mosaicista ravennate Marco Bravura, la fontana presenta oltre 300.000 tessere di mosaico policrome mentre, raggiungendo Piazza Fabbri, ai piedi della gradinata che sale verso la Rocca Fregoso, ci si ritrova faccia a faccia come "La Luna nel Pozzo" opera ristrutturata dal medesimo mosaicista colui che ha realizzato anche l'ultima fontana, "Le Impronte della Memoria" in Piazza Padre Agostino da Montefeltro.

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Chi si trova a fare visita a Sant'Agata Feltria durante le festività, si trova nel bel mezzo di una realtà rinnovata, completamente vestita a festa che, per l'occasione, si trasforma nel Paese del Natale con un ricco calendario di manifestazioni organizzate dal Comune fra musiche di zampogne, presepi artigianali che rivestono l'antica via Battelli e ancora la Casa di Babbo Natale, allestita nella Piazza del Mercato e popolata da elfi e da due reali renne in carne ed ossa pronte a trainare la slitta guidata da un vero lappone.

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Impossibile resistere al richiamo della tradizione: l'occasione è ghiotta per scoprire i "I Piatti dell'Avvento" da provare allo stand la "Mangiatoia" o ancora presso il Ristorante Perlini, dove degustare una delle grandi eccellenze locali, il tartufo bianco servito tanto nell'antipasto con croccanti crostini o come primo con i cappelletti in brodo al tartufo. Il menù prosegue con cotechino con lenticchie e stinco al forno con purè mentre, alla Trattoria Bossari, a regnare in tavola sono maltagliati con fagioli, gnocchi al cinghiale, tacchino "alla rustica" con carciofi e cipolle e arista ai funghi trifolati, tutto accompagnato da un delizioso Sangiovese di Romagna d.o.c.

Il viaggio fiabesco non può che trovare un lieto fine in una struttura all'altezza del percorso: la magia prosegue anche in camera in una struttura il cui nome la dice lunga: a soli 150 metri dal centro del paese sorge il B&B Le Fiabe, così chiamata dalla padrona di casa, Margherita in quanto, a suo avviso, le favole non sono una prerogativa dei bambini: tutti infatti, adulti compresi, hanno il diritto di fantasticare e spogliarsi della rigidità quotidiana per entrare in un mondo incantato. A scelta dell'ospite, a dare riposo sono camere come quella di Biancaneve, dove si dorme avvolti dall'edera del bosco o ancora ci si lascia rapire dalla stanza del ballo di Cenerentola e del principe per un sogno as occhi aperti.
 
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