A poca distanza da Todi si trova un’attrazione unica al mondo. Si tratta del Teatro della Concordia, a Monte Castello di Vibio. Non è un teatro qualunque, ma da Guinnes dei Primati. E’ infatti il teatro all’italiana più piccolo al mondo. Ospita solo 99 posti suddivisi tra palchi e platea grazie alla sua inedita misura. Esistono altri teatri o sale private con un minor numero di posti, ma il teatro di Monte Castello di Vibio risulta essere l'unica testimonianza architettonica del teatro settecentesco all'italiana di stile goldoniano. Vanta infatti i tre elementi fondamentali che Goldoni identificava per la costruzione dei teatri, ovvero i palchi di legno, la pianta a campana e il plafone costruito con la tecnica del camorcanna. A cui si aggiungono altri dettagli come le decorazioni ad affresco che abbracciano tutta la superficie scoperta compreso il foyer, il caffè del teatro, i camerini, la sala per le riunioni, lo scalone d’ingresso, l’atrio e la scala di accesso principale oltre ad una scala secondaria. I posti sono suddivisi 37 in platea e 82 sui 22 palchetti.
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Gli spettacolari affreschi furono dipinti da Cesare Agretti in un primo momento e ripresi alla fine dell’Ottocento dal figlio quattordicenne dell’artista, che ha impreziosito il teatro di elementi unici. Uno su tutti, l’orologio dipinto sopra il proscenio che segna le 20:30, all’epoca l’orario di inizio degli spettacoli. Questo gioiellino è stato progettato in pieno clima post rivoluzione francese del 1789. Agli inizi del XIX secolo era proprio la concordia tra i popoli che si cercava in Europa, ecco il perché del nome. La sua costruzione si deve infatti al progetto comune di nove illustri famiglie di Monte Castello di voler creare un luogo di divertimenti e di riunioni. Inaugurato nel 1808, “venne costruito piccolo a misura del suo paese”, come si legge in un documento dell’epoca. Uno dei più intensi periodi della sua vita si deve all’insediamento dell’arciprete Don Oscar Marri che, dal 1919, propose spettacoli di canto essendo egli stesso baritono e la messa in scena di diverse operette.
Altri spettacoli vi furono allestiti fino al 1926, compresi quelli di marionette. Durante la guerra vennero rappresentate opere con la Filodrammatica locale appena ricostituita e il teatro venne calcato dalla cantante Antonietta Stella, originaria di Todi, una fra le migliori interpreti del repertorio verdiano. Un altro personaggio famoso che qui recitò nella commedia “Santarellina” di Scarpetta fu una giovanissima Gina Lollobrigida. Dopo diversi decenni di chiusura per inagibilità e dopo lavori di risanamento della struttura il teatro è tornato attivo all’inizio degli anni Novanta. Oggi vanta una propria programmazione che comprende prosa, lirica, operetta, concerti di musica classica e jazz e può essere affittato per eventi privati e per la celebrazione di matrimoni con il rito civile.