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Città di Castello Fondazione Burri

Umbria: Città di Castello, il più esteso mueo d'artista del mondo

Il terzo museo per Alberto Burri è dedicato all'opera grafica e ai multipli dell'artista

Opere di Burri
©Fondazione Burri
Opere della Fondazione Burri
Città di Castello non è una di quelle destinazioni sempre inserita nei circuiti turistici di chi va alla scoperta dell’Umbria, eppure non per questo è meno ricca di attrazioni. Non sono solo il gruppo di campanili che la rende subito riconoscibile, le porte e i palazzi che testimoniano il suo passato medievale. Un nuovo tesoro è arrivato dal terzo Museo della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, dedicato all’insieme delle opere grafiche di Alberto Burri, nato proprio a Città di Castello nel 1915. È l’artista che insieme a Lucio Fontana diede il maggior contributo italiano al panorama artistico internazionale del secondo dopoguerra. La sua ricerca artistica spazia dalla pittura alla scultura avendo come unico fine l’indagine sulle qualità espressive della materia, una tendenza che viene definita informale.

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In un immaginario astratto le immagini sono ottenute con colori ad olio, smalti sintetici, catrame e pietra pomice. La sua serie più famosa appartiene alla prima metà degli anni Cinquanta, quella dei sacchi: sulla tela uniformemente tinta di rosso o di nero incolla dei sacchi di iuta. Dal 1955 in poi si dedica a nuove sperimentazioni che coinvolgono nuovi materiali, come stoffe e camicie e ancora oggetti usati e logorati. Dal 1957 in poi, con la serie delle combustioni, compie una svolta significativa nella sua arte, introducendo il fuoco tra i suoi strumenti artistici: con la fiamma brucia legni o plastiche con i quali poi realizza i suoi quadri. Nel 1978 l’artista istituisce a Città di Castello la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri che prende il nome dal monumentale palazzo che la ospita.

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Il terzo museo dedicato a Burri si sviluppa su quattromila metri quadri ottenuti negli spazi sottostanti gli ex Essiccatoi del Tabacco, che si aggiungono alle due sezioni aperte precedentemente, per conoscere in modo completo l’opera dell’artista visionario. Complessivamente le tre diversificate raccolte, comprensive anche delle sculture all'aperto, costituiscono il “Polo Burri”, il più grande Museo dedicato ad un Artista al mondo e uno dei più importanti luoghi del contemporaneo in Europa. L'inedita sezione agli ex Essiccatoi raccoglie un ingente nucleo di opere grafiche, raggiungendo nel complesso undicimila e cinquecento metri quadri dell’intera superficie espositiva. La nuova sezione accoglie l’intero repertorio grafico e di multipli dell'artista, oltre duecento opere. Si tratta di un importante aspetto della sua produzione artistica, non minore rispetto ai dipinti, in collaborazione con grandi stampatori. 
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