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Montevettolini e la Festa Grossa 

Toscana: Montevettolini celebra un crocifisso di legno

E' radicata nei secoli la tradizione della Festa Grossa e del crocifisso che ha liberato la popolazione del borgo toscano dalla pestilenza

Panorama di Montevettolini
©di I, Sailko, CC BY 2.5, Wikimedia Commons
Montevettolini, veduta panoramica
A poca distanza dal centro di Monsummano Terme, in provincia di Pistoia, si trova il borgo di Montevettolini, arroccato sulla sommità di un colle. Venne fondato intorno al XII secolo con il Castello che ebbe da subito una fervida vita in tutta la valle circostante. Montevettolini venne anche eletto a luogo di sosta per la caccia dai primi granduchi medicei. Si deve al volere di Ferdinando I, sul finire del XVI secolo, la costruzione della possente villa che domina il paese dall’estremità occidentale della cinta muraria. Oltre alla villa medicea il borgo si è arricchito di sontuose dimore patrizie come le Case Mimbelli, Tonini, Bardelli, Barbacci e Bargellini, dove si possono ammirare pregevoli opere d’arte.

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Ad attrarre molti visitatori in questo antico borgo è la Festa Grossa, una tradizione che si rinnova da secoli. Quest’anno in programma dal 29 marzo al 2 aprile, permette di vivere Montevettolini nella sua veste più vivace, addobbato a festa ed esaltando uno dei momenti più suggestivi ed emozionanti della propria storia. La Festa Grossa è intitolata al prezioso Crocifisso di legno del Trecento, probabilmente proveniente dalla Pieve di San Lorenzo a Vaiano ed oggi conservato nella Pieve dei Santo Michele Arcangelo e Lorenzo Martire di Montevettolini. La particolare devozione al Crocifisso ligneo nasce come ringraziamento, da parte della popolazione, per essere riuscita a superare un momento particolarmente difficile. Tradizione vuole che nel 1631 una grande pestilenza decimò gli abitanti del paese e si arrestò solo per intercessione del Crocifisso.

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Da quel momento la popolazione dedicò una solenne processione di Ringraziamento nel giorno dell’Ascensione. Successivamente, con il diffondersi della pratica della Via Crucis, la processione del Ringraziamento venne accorpata ai riti pasquali. Eccola, dunque, integrata a quella del Venerdi Santo con la rievocazione in costume della salita di Cristo al Calvario. Il tutto si svolge con la presenza di molti figuranti in costume, tra cui alcuni soldati romani a cavallo. Al tramonto si accendono le fiaccole lungo tutte le vie del borgo medievale. Oltre all’evento religioso, quindi, anche il momento di attrazione turistica: c’è la rievocazione della Passione e morte di Cristo che si svolge il Venerdi Santo e la processione del ringraziamento che, da alcune edizioni, si tiene il Lunedì dell’Angelo. Ognuno partecipa all’evento con una donazione: nei primi del Novecento veniva portato in processione un grande ombrello a cui erano appesi i soldi raccolti mentre oggi viene solo esposto un cartello con scritta la cifra raccolta. 
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