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Associazione Dimore Storiche Italiane: Torre Volpe

Campania, soggiorno nel Cilento come in un film

Atmosfere medievali nel borgo di Prignano Cilento, dove la Torre Volpe propone soggiorni fuori dal tempo

Sala da pranzo
© Associazione Dimore Storiche Italiane 
Sala da pranzo di Torre Volpe
Terra campana di dolci colline ricoperte da ulivi che si specchiano nel blu del Mar Tirreno, il Cilento è quella zona situata nella provincia di Salerno che custodisce preziosi tesori dichiarati Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco: nel Parco nazionale del Cilento e della Vallo di Diano si trovano infatti i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula. Tra le varie località di scoprire si colloca anche Prignano a due passi da Agropoli, antico feudo risalente al Mille. Fulcro della vita cittadina è Piazza Plebiscito, antistante la Parrocchiale di San Nicola di Bari che domina un colle da cui lo sguardo si perde nel Golfo di Salerno, utilizzata fino all’Ottocento per la sepoltura dei morti delle famiglie nobili di Prignano. La località è celebre per la produzione e lavorazione del fico bianco, rinomato in tutto il mondo: consumato fresco oppure essiccato rappresenta l’eccellenza gastronomica cilentana. Da secoli la tradizione porta avanti una particolare essiccazione del frutto che viene “monnato”, quindi privato della buccia, prima dell’essiccazione e poi essiccato, appunto, con i frutti interi sistemati su graticci di canne ed esposti al sole e al vento, dalla mattina fino a poco prima del tramonto.



Il colore dei fichi monnati essiccati tende al bianco latte, con sfumature color crema chiaro e screziature brune simili al colore del miele di castagno. In bocca sono molto solubili e il loro aroma è intenso e complesso, La ricetta tradizionale più nota è il capocollo di fico monnato, con i frutti essiccati che vengono aperti, distesi e ricoperti con diversi ingredienti come mandorle o noci, cannella, chiodi di garofano, bucce di limone o mandarino. I fichi sono arrotolati fino a formare un piccolo capocollo, che viene infine infornato e confezionato e prima di consumarli si affettano proprio come un salamino o un capocollo. Scopri di più sul fico bianco del Cilento.

La zona è anche sinonimo di ospitalità, e non solo per quel che riguarda le località balneari più note come Marina di Camerota, Ascea o Palinuro. Anche Prignano Cilento si propone un perfetto punto di partenza per andare alla scoperta del territorio. Una buona proposta per il soggiorno potrebbe essere Casa-Torre Volpe, ubicata nella frazione di Melito, il borgo più antico di Prignano che si presenta con la sua solitaria e silenziosa viuzza acciottolata stretta tra alti muri di pietra, vecchie case signorili e qualche albero d’arancio. Come la tradizione del posto vuole, la torre appare all’improvviso con la sua massiccia mole e una struttura quadrangolare in muratura di pietra locale, con le caratteristiche delle costruzioni alto-medioevali tra cii il fosso e il muro con un archetto che incornicia una porta di ferro. Le mura sono caratterizzate da feritoie e, alla sommità, da merlature. Oggi si possono ancora osservare le pietre su cui scorrevano i cardini di un ponte levatoio. Nella parte frontale si trova l’antico stemma nobiliare della famiglia alla quale la fortificazione appartiene e per i cui antenati costituiva luogo di rifugio durante le scorrerie piratesche dei saraceni sulle coste cilentane e, successivamente, brigantesche. Ad accogliere l’ospite oltre la porta sulla strada si apre un grazioso cortiletto, decorato di edera e corredato sul fondo di un’antica e piccola fontana e di un portoncino d’ingresso.



Il complesso storico, uno dei pochi esempi di costruzioni difensive sopravvissute quasi integre, dovrebbe risalire all’XI secolo ed è stato oggetto di un accurato intervento di restauro conservativo. L’intera struttura è stata infatti valorizzata con le caratteristiche originarie e gli interventi realizzati non ne hanno modificato l’architettura. Entrando nella casa, si snodano le camere di camere di rappresentanza come la Sala dell’Arazzo, la Sala del Trofeo d’armi, la Sala delle Alabarde con un bel camino di pietra di piperanno che invita l’ospite ad una piacevole sosta. La vicina camera da letto padronale è arredata con mobili d’epoca e ben restituisce, come gli altri ambienti, l’atmosfera che doveva essere propria delle torre anche in età medioevale. La sala da pranzo, impreziosita da trofei di caccia e suggestive suppellettili, si apre su un luminoso giardino ben curato, contornato da un muro merlato e circondato da una rigogliosa vegetazione, cosi come due accoglienti camere da letto ugualmente situate al piano terra, queste ultime arredate con sobrietà e ricercatezza. Fiore all’occhiello è la torre che, con il suo belvedere, incanta l’ospita grazie allo spettacolo della natura incontaminata che comprende le montagne circostanti e il mare sullo sfondo fino a scorgere il profilo di Capri e della Costiera Amalfitana. 



Tra i servizi di ospitalità della Casa Torre Volpe, che per il suo carattere medioevale ben si presta per l’ambientazione di set cinematografici o televisivi, figurano la prima colazione servita in prossimità di un grazioso prato all’inglese o nella sala da pranzo medioevale, il bel giardino, il collegamento ad Internet WIFI disponibile gratuitamente oltre alla pulizia giornaliera e il cambio della biancheria 2 volte alla settimana, un servizio di transfert dagli aereoporti di Napoli e Salerno nonché dalla stazione di Agropoli. 



Torre Volpe fa parte dell’Associazione Nazionale Dimore Storiche
L’Associazione Dimore Storiche italiane, Ente morale riconosciuto senza fini di lucro, è l’associazione che riunisce i titolari di dimore storiche presenti in tutta Italia. 
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