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Tesori di Liguria: l'Abbazia di San Fruttuoso 

Sulla costa frastagliata del Monte di Portofino si affaccia la splendida baia di San Fruttuoso di Capodimonte: qui è ospitata un’abbazia riportata agli antichi splendori grazie ai restauri del FAI

San Fruttuoso<br>
© Giorgio  Majno/ FAI Fondo Ambiente Italiano
Baia e Abbazia di San Fruttuoso
Portofino è uno dei borghi marinari più pittoreschi del mondo; Camogli, celebre per il suo porticciolo e per i palazzi variopinti che si adagiano sul lungomare, è anche chiamata Città dei mille bianchi velieri. E’ qui, tra queste due caratteristiche località liguri, che si trova un gioiello incastonato in una profonda insenatura, raggiungibile soltanto a piedi tramite uno scosceso sentiero o via mare; nella costa frastagliata del Monte di Portofino si affaccia la splendida baia di San Fruttuoso di Capodimonte che ospita una magnifica abbazia risalente all’anno mille.

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Il piccolo borgo di San Fruttuoso, immerso nel Parco Naturale Regionale di Portofino, è formato dalla spiaggetta, da una chiesa, dalla Torre dei Doria e da poche casette di pescatori che si specchiano nel blu del mare. L’edificio religioso è sede della parrocchia di San Fruttuoso di Tarragona, vescovo e santo catalano le cui ceneri sono conservate presso l’abbazia. Gran parte dell’attuale struttura è databile al X-XI secolo, voluta dall’imperatrice Adelaide di Borgona; la cupola bizantina venne inglobata nella Torre ottagonale, mentre successivo è il legame con la Famiglia Doria, che fece ampliare la struttura con il loggiato a due ordine di trifore. Nella seconda metà del Quattrocento la comunità di benedettini  lasciò il monastero e iniziò il declino dell’Abbazia: vennero fatti numerosi lavori che ne mutarono l’aspetto, l’interno venne trasformato in abitazione per i nuovi coloni, ci furono notevoli danni a causa di un’alluvione nel 1915 fino a quando, con la donazione del complesso al FAI, nel 1983, e i successivi restauri, venne recuperato l’assetto originario del Chiostro, dell’Abbazia, delle tombe dei Doria e della Sala capitolare.

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Dal giardino si giunge al primo livello dell'Abbazia dove si accede all'antico chiostro romanico. Il Chiostro Superiore, costruito nel XII secolo, è stato quasi del tutto ricostruito nel Cinquecento per volontà dell'ammiraglio Andrea Doria, che ha dotato il livello superiore di copertura a crociera, con impiego di capitelli e colonne di varia provenienza. Dal livello inferiore del chiostro si accede al profondo vano che ospita le tombe dei Doria, in marmo bianco e pietra frigia alternati nella tipica bicromia, disposte a schiera, costituite da arcate in muratura singole o a coppie, in gran parte con epigrafi, e sormontate da arcosoli a sesto acuto sorretti da colonnine marmoree con tettuccio a capanna. C’è poi la Torre Doria, a cui si accede tramite una ripida scalinata che si incontra percorrendo la strada che collega l’Abbazia al borgo dei pescatori: edificata nel 1562 dagli eredi dell'ammiraglio per difendere il borgo e la sorgente di acqua dolce, venne utilizzata dai monaci per porteggersi dalle incursioni dei pirati. La torre presenta sulle due facciate rivolte al mare lo stemma della Famiglia Doria, l'aquila imperiale, mentre altre decorazioni sono visibili sulle cornici e sulle mensole.

Interessante è anche il Museo, allestito nei due piani del corpo abbaziale del XIII secolo: raccoglie documenti della storia dell'Abbazia, del suo tempo e della vita dei monaci. In particolare, i tavoli-vetrina dei due piani accolgono ceramiche da tavola e da cucina usate dai monaci dal XIII al XV secolo. Il borgo di San Fruttuoso con la sua Abbazia grazie all’intervento del FAI oggi è fruibile anche per pernottamenti, seppur a particolari condizioni visto che non c’è alcun tipo di negozio o servizio, o anche per organizzare cerimonie: basta affacciarsi attraverso le trifore dell’Abbazia ed ammirare la baia per innamorarsi di questo luogo sospeso nel tempo, ideale anche per suggellare promesse d’amore in un contesto unico tra natura, arte, storia e architettura.
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In agenda
Nella Notte di Natale
Il 24 dicembre nella millenaria chiesa dell'Abbazia si celebra la Santa Messa, resa ancora più suggestiva dalla partecipazione di un coro polifonico. Un battello riservato ai partecipanti dell'evento partirà dal Porticciolo di Camogli alle ore 22.40 per raggiungere il borgo illuminato di San Fruttuoso. Al termine della celebrazione nella chiesa sarà possibile visitare lo splendido complesso monastico e verrà proposto un brindisi augurale con vin brûlé e con degustazione del tradizionale pandolce di Natale della Pasticceria Budicin di Camogli.

Informazioni
Abbazia di San Fruttuoso

Camogli (Genova)
Tel 0185 772703
Orari:
In gennaio, febbraio, novembre e dicembre: 10:00 - 15.45 tutti i giorni tranne i lunedì non festivi. (Chiuso il 25 dicembre)
Marzo e ottobre tutti i giorni 10:00 - 15.45.
In aprile, maggio e nella seconda metà di settembre: tutti i giorni 10:00 - 16.45.
Da giugno a metà settembre tutti i giorni 10.00 -17.45.
Ultimo ingresso: quarantacinque minuti prima della chiusura.
Gli orari di apertura possono subire variazioni in base alle condizioni meteomarine e di conseguenza agli orari dei battelli di linea per Camogli.
Come arrivare
Con battello: servizio da Recco, Camogli, Portofino, Santa Margherita Ligure, Rapallo, Sestri Levante, Lavagna, Chiavari e Genova.
A piedi: da Portofino Vetta (90 minuti) e da Portofino Mare (90 minuti).
Biglietti:
Intero: 6,00 euro
Ridotto: 3,00 euro
Scolaresca: 3,00 euro
Iscritti FAI e soci National Trust: ingresso gratuito

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