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Lecce, l'Abbazia romanica delle meraviglie

Rilevata dal FAI per valorizzarne il complesso e il territorio circostante, l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate, nella campagna leccese, è ricca di storia e leggende

Facciata e piazzale dell'abbazia<br>
Foto di Loretta Martella/ © FAI Fondo Ambiente Italiano
Abbazia di Santa Maria di Cerrate
Puglia terra di tesori inestimabili, alcuni tutti da scoprire. Come quello che sorge in aperta campagna a pochi chilometri da Lecce, sulla Strada Provinciale Casalabate-Squinzano: si tratta dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate, uno dei più significativi esempi di romanico nella regione. Costruito intorno al XII secolo per volontà del Conte di Lecce Tancredi, il complesso è stato nel corso della storia più volte rimaneggiato, ed oggi si presenta con decorazioni tipiche salentine, e un’ala porticata addossata sul lato sinistro della chiesa. Attiguo all’Abbazia, il Museo delle Tradizioni Popolari dove, tra gli altri reperti, si conservano pannelli con affreschi provenienti dalle navate laterali.

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La leggenda narra che in questa zona Tancredi d’Altavilla, Conte di Lecce, durante una battuta di caccia abbia inseguito una cerbiatta in una grotta, dove gli apparve l’immagine della Madonna tra le corna del cervo: da qui l’Abbazia prende il nome, Cerrate o Cervate. Durante il Cinquecento divenne un importante centro monastico dell’Italia meridionale e passò sotto il controllo dell’Ospedale degli Incurabili di Napoli, con la sua struttura ricca e articolata che annoverava, oltre alla chiesa, stalle, alloggi per contadini, il pozzo, un mulino e due frantoi sotterranei. Fu con il terribile saccheggio ad opera dei pirati turchi nel 1711 che iniziò il suo periodo di oblio versando in uno stato di abbandono, periodo proseguito fino al restauro nel 1965 da parte della Provincia di Lecce.

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Il 2012 è l’anno in cui il complesso segna un altro passaggio importante della sua storia: è stato infatti rilevato dal FAI, Fondo Ambiente Italiano, che tutt’ora lo gestisce. L’architettura si presenta in stile romanico con la facciata arricchita da un piccolo rosone al centro, una monofora per lato e un duecentesco portale sormontato da un’arcata con altorilievi di eccezionale qualità, dove sono raffigurate scene del Nuovo Testamento e un monaco in preghiera. Il portico, lungo il lato sinistro, è impreziosito da colonne cilindriche e poligonali che reggono dei capitelli figurati. Di fronte si trova un pozzo ornamentale del XVI secolo.

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Una volta l’interno, a tre navate, era completamente decorato ed alcuni affreschi, databili a partire dal 1200, sono stati staccati durante i lavori di restauro e conservati nel Museo. Oggi si possono ancora ammirare importanti decorazioni di ambito bizantino, probabilmente opera di maestri greci. Il soffitto è costituito da travi, canne e tegole e sopra l’altare maggiore trova posto un baldacchino, che molto probabilmente copriva l’altare originario presente ai tempi dei monaci  basiliani. Intorno alla chiesa si trovano edifici di epoche diverse: la casa monastica dell’Ottocento, un tempo casa del massaro, e un fabbricato usato come stalla del Cinquecento. L’edificio principale è costituito da due piani dove c’erano lo scriptorium e la biblioteca del monastero. Quella che una volta era la casa dei fattori ospita dal 1975 il Museo delle arti e delle tradizioni popolari che illustra le tradizioni salentine grazie alla ricostruzione di alcuni ambienti domestici e ad attrezzi ed utensili tradizionali.

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Gli interventi di restauro ad opera del FAI sono tutt’ora in corso, con l’intento di valorizzare l’intero complesso e riqualificare il territorio che lo circonda, evidenziandone lo stretto legame con la storia contadina.

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Informazioni utili
Abbazia di Cerrate
Strada Provinciale Squinzano
Casalabate (SP100) - Lecce
Tel. 0832 361176
L'Abbazia di Santa Maria di Cerrate è un Bene in restauro, aperto al pubblico con i seguenti orari:
Sabato e domenica: 10-16
L'Abbazia è chiusa il 25, 26 dicembre e 1 gennaio.
Ingresso con contributo libero

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