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Subiaco, non solo il primo monastero benedettino del mondo

Oltre al Monastero di San Benedetto e Santa Scolastica la città laziale ha molto da offrire

Panorama di Subiaco
©iStockphoto
Subiaco veduta
Su uno sperone di roccia calcarea che domina la Valle dell’Aniene, Subiaco è nota ai più per la presenza degli splendidi monasteri benedettini, ma vale la pena dedicare una visita approfondita anche al resto del borgo alto-medievale poiché la cittadina in provincia di Roma è ricca di attrattive storiche, artistiche e naturalistiche che la rendono perfetta per una gita fuori porta. Non è un caso, infatti, che sia stata inserita nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia. Passeggiando per il centro storico è possibile ammirare vari edifici che abbelliscono il paese offrendo ottimi spunti di visita. Su tutti si impone la Rocca Abbaziale dei Borgia, costruita tra il 1073 e il 1077, che si offre ai visitatori  munita di fortificazioni, di una possente torre, delle carceri, di appartamenti e della piccola chiesa dedicata a San Tommaso apostolo. Nella rocca ha trovato sede il Museo delle Attività Cartarie e della Stampa: si tratta del museo civico della storia di Subiaco, dove una bobina di carta srotola se stessa accompagnando il visitatore attraverso un percorso multimediale in cui carta e stampa si raccontano. Giungendo al borgo si è accolti dal Ponte Medievale di San Francesco, costruito nel 1358, che scavalca il fiume Aniene e porta all’omonimo convento dedicato al Santo di Assisi. All’ingresso della città si trova anche l’Arco Trionfale eretto per volere di Papa Pio VI. Particolarmente caratteristico è lo scorcio del Borgo Medievale degli Opifici, situato sulla riva sinistra del fiume, che costituisce il più antico quartiere del borgo.



Nella centrale Piazza Sant’Andrea si erge, oltre al Palazzo del Seminario e il Palazzo Comunale, la settecentesca Cattedrale di Sant’Andrea Apostolo dall’architettura neoclassica. Il prospetto esterno è diviso in due piani sovrapposti, che terminano con un timpano triangolare: il piano inferiore ospita sei colonne e tre grandi portali mentre quello superiore ha quattro colonne e al centro una balaustra che adorna la loggia delle benedizioni. L’interno a tre navate con pianta in croce latina è in stile neoclassico, arricchito da dipinti di pregevole valore come opere di Guido Reni e una tavola attribuita ad un allievo di Raffaello che raffigura il Salvatore. Tra gli altri edifici religiosi la Chiesa di Santa Maria della Valle, risalente al IV secolo, è stata rasa al suolo e ricostruita in diversi stili tra cui quello neoclassico, toscano e ionico. La statua lignea di Maria ricorda invece lo stile bizantino ed è conservata in una bella cappella affrescata. Qui viene venerata la Madonna Assunta che si festeggia a Subiaco il 14 agosto con una coinvolgente manifestazione in cui l’immagine dell’Assunta e del Salvatore vengono condotte in due processioni che muovono da Santa Maria della Valle e dalla cattedrale, per poi incontrarsi a metà strada

La struttura però più importante a livello di turismo artistico, architettonico e religioso è indubbiamente il Monastero di San Benedetto, chiamato anche “del Sacro Speco“. Già la sua collocazione è capace di donare un fascino unico: si erge infatti nella curvatura di un’immensa parete di roccia del Monte Taleo ed è sorretto da nove arcate. Ospita una tale infinità di ambienti tra chiesette e cappelle che sembra di trovarsi in un labirinto. Alcune più suggestive di altre perché sono ricavate dalla roccia, come la grotta in cui, all’inizio del VI secolo, il giovane Benedetto da Norcia visse da eremita. La Grotta di San Benedetto divenne luogo di culto già a partire dal VI secolo, e le più antiche testimonianze artistiche risalgono all’VIII secolo. Ma fu già dalla seconda metà dell’XI secolo che iniziò l’evoluzione della struttura in quella che diventò poi il monastero conosciuto oggi, dove il perfetto equilibrio fra l’elemento umano e quello naturale, fra l’architettura e la roccia sono i caratteri distintivi di questo luogo sospeso. Oggi il Monastero si compone di due chiese sovrapposte e di numerose piccole cappelle che seguono l’andamento della parete di roccia a cui la struttura è addossata. Tra le decorazioni a fresco delle varie epoche la più preziosa è il ritratto di San Francesco, che risulta essere la prima fedele raffigurazione mai realizzata del Santo di Assisi che viene riportato privo di stimate e di aureola.



Dei dodici monasteri voluti da San Benedetto nella valle intorno a Subiaco, l’unico sopravvissuto ai terremoti e alle distruzioni saracene fu quello di Santa Scolastica, un complesso di edifici costruiti in epoche e stili diversi. L’ingresso, sul quale figura la scritta “Ora et Labora”, ospita strutture del XX secolo ed introduce nel primo chiostro o “Chiostro Rinascimentale” del secolo XVI, dal quale si passa in un secondo chiostro o “Chiostro Gotico” del secolo XIV ed, infine, in un terzo, detto “Chiostro Cosmatesco”, del secolo XIII. Il Campanile è del XII secolo e la Chiesa attuale è della fine del 1700, l’ultima di ben cinque chiese stratificatesi lungo i secoli.



Al di là dei luoghi religiosi che gli conferiscono fama internazionale, Subiaco incanta anche per la natura circostante dei suoi dintorni compresi nel Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini dove a togliere il fiato sono gli ampi boschi di faggio che si intervallano ai prati verdi, alle vallate, ai fiumi e alle montagne che raggiungono anche i 2000 metri. Ecco alcune idee per conoscere i Monti Simbruini

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