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Roma, omaggio a Pasolini

Fino al 4 ottobre 2015 è possibile assaporare la scena underground capitolina attraverso un tour nei luoghi simbolo della poetica pasoliniana a tu per tu con le periferie, luoghi pulsanti di vita reale

Turisti a Roma
Courtesy of©Paolo Cipriani/iStock
Turisti a Roma
Passano gli anni ma ci sono nomi che non si dimenticano facilmente. Odiato ed amato tra i banchi di scuola, Pier Paolo Pasolini rappresenta uno dei maggiori artisti e intellettuali italiani del XX secolo, una figura rivoluzionaria, un uomo spesso definito scomodo in quanto fece molto rumore in un’epoca storica particolarmente movimentata. Lui, poeta, scrittore, regista ed editorialista originario di Bologna, viene ricordato a Roma, città che lo accolse a partire dagli anni ’50, con un evento ideato da Roberto Ippolito che, fino al 4 ottobre 2015, permette di ripercorrere le tappe dell'artista in un vero e proprio viaggio "conPasolini”, una full immersion che ripercorre le vicende artistiche e private dell’illustre personaggio.

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Vietato prendere impegni per il weekend: domenica 4 ottobre tutti sono invitati a una gita non turistica, l’occasione unica per conoscere la Roma vera che fece breccia nel cuore di Pasolini, un incontro ravvicinato non con i monumenti più noti ma con la periferia, un mondo spesso trascurato là dove si assapora la cruda realtà del popolo. Appuntamento alle 9.00 alla "Libreria Nuova Europa I Granai", per aggregarsi al tour “Le strade di Pasolini”, un viaggio pronto a far luce sui tanti volti di Roma come il quartiere di Monteverde, là dove trascorse molti anni della sua vita tra piazza San Giovanni di Dio, via Fonteiana e via di Donna Olimpia, attirato da quel clima popolare, atmosfere che lo catturarono a tal punto da ambientare proprio qui il romanzo "Ragazzi di vita". Come dimenticare poi Ostia, frazione litoranea di Roma nonchè il luogo cui venne assassinato in circostanze tutt’oggi misteriose il 2 novembre 1975.

Il viaggio continua con il Mandrione, zona periferica sita tra Casilino e Tuscolano, una realtà caotica e trafficata che non sfuggì dal mirino di un Pasolini alle prese con l'esplorazione delle periferie romane, attratto da quel ritratto di realtà e da quella gente emarginata che divenne per lui una sorta di musa che lo ispirò nelle sue composizioni. Non è da meno il Pigneto là dove, in quel di via Fanfulla da Lodi, vennero girate le scene del film “Accattone”, quartiere oggigiorno divenuto molto radical chic, isola felice di artisti, intellettuali e studenti attratti dalla vivacità della zona ricca di enoteche, birrerie, centri sociali e locali etnici e dai prezzi, in linea di massima abbordabili. D’obbligo dunque una sosta allo storico Bar Necci, definito dal The Guardian "uno dei 10 migliori bars di Roma", in quel che fu il posto di ritrovo dei “Ragazzi di vita”, un indirizzo dove lo spirito del poeta si sente anche se distratti, una volta varcato l’ingresso del locale, dai gustosi prodotti del suo forno e prelibatezze dalla friggitoria così come dai piatti creativi dello Chef Andrea Quaranta.

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Il tour, km dopo km è deliziato da letture di Elisa Ferrini e Matteo Francese che permettono di chiudere gli occhi e lasciarsi rapire dalla forza delle parole in grado di riportare indietro nel tempo per immaginare quelle scene da lui descritte e raccontate. Per rendere completo il ricordo di questa figura storica si può fare visita alla mostra fotografica “I tanti Pasolini”, realizzata a quarant'anni dalla sua scomparsa dall’Archivio Riccardi negli spazi della libreria Nuova Europa, all'interno della galleria "I Granai". Attraverso ventisei scatti, di cui molti inediti, viene messa a nudo la sua vera identità, l’occhio si sofferma su particolari, preziosi dettagli come espressioni, posture e perfino look con quei suoi occhiali neri che lo ritraggono in momenti salienti come il Premio Strega in veste di candidato, in tribunale accusato di vilipendio alla Religione di Stato per il film “La Ricotta” o al Premio Viareggio con Ungaretti.
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