Riapre la Pilotta: cosa visitare
Non è facile scegliere cosa visitare quando si arriva alla Pilotta. Ma un buon inizio, e se vogliamo anche simbolico, è la mostra da poco inaugurata ‘Fornasetti Theatrum Mundi’, esposizione che si colloca all’interno di ‘Rivitalizzazioni del Contemporaneo’, bando ideato in occasione di Parma 2020+21, Capitale Italiana della Cultura. Si tratta di un vero e proprio viaggio stratificato tra classico e moderno, tra passato e presente, che mette in dialogo le architetture e le opere della Pilotta con l’immaginario di Piero e Barnaba Fornasetti. Il percorso espositivo si articola in nuclei legati ai principali temi dell’opera di Fornasetti: le rovine e l’uso del passato, l’architettura, la musica, il disegno, la grafica, il collezionismo, l’oggetto quotidiano e la dimensione illusionistica, onirica.

Palazzo della Pilotta
L’esposizione offre un’ottima opportunità di vistare il complesso della Pilotta, dato che il suo percorso comincia con le 21 vetrine collocate all’interno della splendida Galleria Petitot della Biblioteca Palatina. Superata l’infilata della Galleria dell’Incoronata, la mostra entra nel cuore del teatro Farnese, capolavoro dell’architettura seicentesca che fu teatro di corte dei duchi di Parma e Piacenza. Costruito sul modello del teatro classico, la struttura fu distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruita secondo i disegni originali.
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Una importante eredità culturale
Il Palazzo della Pilotta fu inizialmente edificato nel 1580, epoca in cui regnava Ottavio Farnese, ma solo negli anni successivi, intorno al 1602, venne realizzata la gran parte dei lavori, per volere del Duca Ranuccio I Farnese. Il complesso è sviluppato attorno al cosiddetto Corridore, un collegamento coperto caratterizzato da pilastri, al quale si congiungevano tre grandi cortili. Il palazzo non fu mai utilizzato come residenza ducale, ma divenne la sede di importanti servizi di corte: qui c’erano magazzini, archivi, scuderie, sale d’armi. Quando il potere passò nelle mani della dinastia borbonica, il complesso venne ampliato e furono aggiunti diversi fabbricati. Fu in questo periodo che cominciò ad ospitare le prime sedi museali, mentre il Corridore, che nel frattempo era utilizzato come quadreria, divenne Biblioteca.
Attualmente le sezioni espositive contemplano l’arte dal Quattrocento all’Ottocento, ammirabile nei capolavori della Galleria Nazionale. Il museo Archeologico com’è facile immaginare ospita i reperti antichi che raccontano la storia del territorio di Parma e non solo (c’è anche una sezione egizia, per esempio). Mentre il Museo Bodoniano è dedicato a Gianbattista Bodoni, illustre incisore e tipografo: la collezione si compone di stampe, documenti, volumi e strumenti tipografici sette-ottocenteschi. Le splendide sale della sopra citata biblioteca e gli ambienti del teatro ospitano a loro volta opere storiche, artistiche e culturali testimoni dell’antico splendore di Parma.

Parma
Pilotta digitale
Vista la recente emergenza sanitaria e le contingenze attuali, il Complesso della Pilotta propone sulle proprie pagine social una serie di appuntamenti settimanali digitali, per scoprire da vicino le collezioni attraverso approfondimenti, ma anche curiosi quiz e coinvolgenti questionari che prevedono la partecipazione del pubblico. Inoltre, tutti i giorni da lunedì a venerdì sulla pagina Facebook della Biblioteca Palatina un appuntamento con la rubrica i libri rari, i codici miniati, gli antichi manoscritti, gli spartiti musicali, del patrimonio bibliografico della Pilotta. Trovate maggiori informazioni a questo link.
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