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Morano Calabro

Morano Calabro, la Calabria dei borghi autentici

In posizione panoramica nel Parco del Pollino, il borgo in provincia di Cosenza è uno dei più suggestivi della Calabria

Veduta di Morano Calabro
©iStockphoto
Veduta
Nella zona settentrionale della provincia di Cosenza, abbarbicato su un colle, Morano Calabro si presenta in posizione panoramica ad oltre 700 metri di altitudine con l’affaccio sul versante calabrese del monte Pollino, che con i suoi 2248 metri costituisce una presenza certa per tutti i moranesi. Arte e bellezze naturali ben si miscelano, dunque, a regalare l’unicità e la bellezza di Morano, entrato a buon diritto a far parte del circuito dei Borghi più Belli d’Italia. Le case in pietra strette le une alle altre, gli archi, i torrioni che lo caratterizzano si sposano infatti perfettamente con le attrazioni naturalistiche circostanti. La sua intricata maglia urbana fatta di viuzze e scalinate alcune anche scavate nella roccia ne fanno uno dei centri storici più suggestivi di tutta la regione.



I pittoreschi vicoli si inerpicano su per il borgo a costeggiare i palazzi signorili e le chiese, fino ad arrivare alla cima su cui sorgono i ruderi di una antico castello. Questi facevano parte di un impianto di difesa costruito nel 1200 ampliando una struttura precedente che già esisteva nel X secolo. Dal Castello Normanno Svevo, ampliato tra il 1515 e il 1546 da architetti napoletani per conto del Principe Sanseverino che lo elesse a propria dimora, si può iniziare una passeggiata che scende verso la chiesa più antica del paese, San Pietro e Paolo, risalente all’anno 1000 ma ristrutturata al suo interno in chiave tardo-barocca. Il suo campanile di epoca medievale si presenta a pianta quadrangolare, in posizione arretrata rispetto alla chiesa il cui interno, a tre navate, è decorato con stucchi tardo barocchi. Altri gioielli religiosi sono la Chiesa di San Nicola di Bari e la chiesa e il Monastero di Bernardino da Siena, uno degli esempi più rappresentativi di architettura francescana in Calabria, con la facciata dominata dal bel portale ogivale in pietra gialla. L’interno mistico e severo ospita pregevoli opere d’arte come il soffitto ligneo a carena di nave, unico in Calabria, e il Polittico di Bartolomeo Vivarini, dipinto a Murano nel 1477, che risplende sull’altare.



La Collegiata di Santa Maria Maddalena risale all’epoca bizantina e si offre agli occhi dei visitatori con un’imponente cupola e il campanile ricoperti di maioliche verdi-gialle, la cui caratteristica è quella dei essere visibile da ogni angolo del borgo. Molte opere d’arte moranesi sono conservate al suo interno, come il fonte battesimale, l’acquasantiera, il soffitto a cassettoni della sagrestia e vari dipinti. L’importanza della Collegiata di Santa Maria Maddalena è dovuta anche al fatto che rappresenta un importante centro storico artistico poiché qui si incontrano arte, cultura, spiritualità e natura rendendola un luogo dove rigenerare corpo e anima e una vera e propria chiesa museo. Altri edifici di culto da visitare sono la chiesa di Santa Maria del Carmine e, fuori dell’abitato, il convento dei Cappuccini con l’austero chiostro seicentesco, oltre che i ruderi del monastero di Colloreto, immersi in un grande bosco di elci e faggi ai piedi del Pollino. 



Durante il Sette e l’Ottocento Morano Calabro vide la costruzione di diversi e numerosi palazzi gentilizi, abitati dalle famiglie benestanti che legavano le proprie fortune alla proprietà della terra o all’esercizio delle professioni liberali. Questi edifici si mostrano con i prospetti regolari e simmetrici, portali in pietra, scalinate ampie con grandi arcate. Ecco dunque sfilare il seicentesco palazzo Rocco, l’elegante palazzo Salmena, i palazzi Serranù e Scorza-Aronne, palazzo Cozza col suo loggiato angolare, il palazzo dei Cavalieri Marzano con le facciate di colore rosso, il palazzo Lauria con il bel portale barocco. La particolarità, invece, dei palazzi nati all’interno del nucleo medievale è quelle di aver accorpato o sopraelevato edifici adiacenti e di essere spesso bastionati, come il palazzo Guaragna-Cappelli o il palazzo Coscia, sopraelevato nel 1793 sull’originaria struttura quattrocentesca.

Vieni a scoprire il borgo di Morano in chiave romantica

Le meraviglie di Morano Calabro, oltre che naturalistiche e quindi perfette da scoprire con suggestive escursioni, passano anche attraverso lo stomaco, tanti sono i prodotti tipici da  provare. Il territorio produce un ottimo olio d’oliva ed altri squisiti sapori di Calabria come i formaggi tra cui caciocavallo, mozzarella, treccia, ricotta, pecorino, tutti derivanti dalla lavorazione artigianale del latte di pecora autoctona. A questo proposito ecco il formaggio che profuma di felce. Oltre agli insaccati di maiale, bisogna gustare la pasta fatta in casa che sforna delizie come cavateddri (gnocchi), rascateddri (maccheroni con sugo di salsiccia), lagane (tagliolini) con fagioli o ceci. Tra i piatti esclusivi di Morano c’è lo stoccu e pateni, stoccafisso con patate e peperoni secchi.



Dopo avere trascorso l’intera giornata godendo dei panorami mozzafiato ed essersi intrattenuti con le tipicità gastronomiche del luogo, grazie anche a visite guidate ed organizzate che portano a godere a pieno dell’arte del borgo e della natura circostante, si può pensare di arrivare anche alla vicina frazione di Campotenese, dove si estende una coltivazione di lavanda autoctona da far invidia a quelle della Provenza.
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