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Milano Fondazione Prada

Milano, si torna a Fondazione Prada

La sede milanese ha riaperto al pubblico i propri spazi espositivi con inedite mostre

Fondazione Prada, Milano
Fondazione Prada, Milano. Foto Bas Princen
Fondazione Prada
È aperta da soli cinque anni, eppure in così poco tempo è riuscita a diventare un polo importantissimo per l’arte contemporanea in Italia: parliamo della sede milanese di Fondazione Prada, vero sacrario della creatività in tutte le sue forme. Dopo l’interruzione delle attività dovuta all’emergenza sanitaria, il tempio del contemporaneo riapre i battenti e permette al pubblico di tornare a visitare i suoi spazi espositivi. La sede veneziana, presso Cà Corner della Regina, e l’Osservatorio di Milano non apriranno invece fino al 2021.

Gli spazi

La visita alla Fondazione Prada comincia dai suoi stessi spazi espositivi. La location è quella di un’ex distilleria dei primi anni del Novecento, rielaborata dallo studio di architettura OMA di Rem Koolhaas. Il complesso, che si trova nella zona sud di Milano in Largo Isarco, si sviluppa su una superficie di 19.000 metri quadrati. Gli edifici preesistenti si integrano con le nuove costruzioni, come il Podium, il Cinema e la Torre, in una articolata e riuscitissima opera di conservazione e rinnovamento. La Torre è l’edificio principe e immediatamente riconoscibile: alto 60 metri, i suoi nove livelli offrono una percezione inedita degli ambienti interni grazie ad un complesso gioco di geometrie e orientamento. Le facciate esterne sono caratterizzate da una successione di superfici di vetro e cemento bianco, che attribuiscono ai diversi piani un’esposizione alla luce sempre diversa. Sul lato sud della Torre si inserisce un ascensore panoramico.


Bar Luce. Courtesy of Fondazione Prada

Fondazione Prada ospita anche un ristorante panoramico e un bar, il cui progetto è stato curato dal regista americano Wes Anderson: si chiama Bar Luce (nella foto), e ricrea le atmosfere di un tipico caffè della vecchia Milano - con il tocco iconico del cineasta. I colori, i formica, gli arredi, il pavimento e i pannelli di legno che rivestono le pareti ricordano l’estetica dell’Italia degli anni Cinquanta e Sessanta, mentre il soffitto a volte e la parte superiore delle pareti riproducono in miniatura la copertura in vetro e le decorazioni della Galleria Vittorio Emanuele (di cui vi abbiamo raccontato un curioso aneddoto qui).

Cosa c’è in programma?

Storytelling’ è una mostra personale dell’artista Liu Ye. Si tratta di 35 autoritratti in piccolo e medio formato che si ispirano alla letteratura, alla storia dell’arte e alla cultura popolare del mondo europeo e cinese. Quadri immersi in un’atmosfera sospesa, fiabesca, ma non priva di una sottile ironia, quasi una parodia con un divertito lirismo.

Nel contesto della ricerca che la Fondazione ha intrapreso per allargare la sua proposta oltre i confini dell’arte contemporanea, si apre ai visitatori ‘The Porcelain Room’, esposizione che esplora il contesto storico, la finalità e l’impatto delle porcellane cinesi da esportazione. In mostra porcellane realizzate tra il 16esimo e il 19esimo secolo destinate all’Europa e al Medio Oriente. La prima parte del percorso espositivo include il maggior numero mai esposto finora di porcellane della dinastia Ming decorate con elementi iconografici e alcuni pezzi rari realizzati per il mercato islamico. Vi sono poi oggetti di uso quotidiano con forme di animali, frutta e vegetali, stoviglie dal forte impatto visivo che facevano parte di servizi da tavola delle famiglie aristocratiche europee. Le due mostre sono visitabili fino al 10 gennaio 2021.


“The Porcelain Room–Chinese Export Porcelain” A cura di Jorge Welsh e Luísa Vinhais. Foto:Delfino Sisto Legnani Courtesy of Fondazione Prada

Inoltre, i visitatori potranno ammirare ‘K’, progetto composto da tre elementi in dialogo tra loro: l’opera dell’artista tedesco Martin Kippenberger The Happy End of Franz Kafka’s “Amerika”, l’iconico film di Orson Welles The Trial e l’album di musica elettronica The Castle dei Tangerine Dream. Il progetto è in calendario fino al 25 ottobre 2020.

Non sono ancora visitabili i progetti permanenti ‘Atlas’, ‘Haunted House’, ‘Le Studio d’Orphée’ e ‘Processo grottesco’. Anche la programmazione del Cinema, le attività dell’Accademia dei bambini e le visite guidate rimangono temporaneamente sospese. Nel frattempo il sito web e i canali social della fondazione continueranno a funzionare come un laboratorio di idee e una piattaforma dove si svilupperanno nuovi progetti digitali come ‘Love Stories’, concepito da Francesco Vezzoli per l’account Instagram di Fondazione Prada e in corso fino al 19 luglio 2020.

Come visitare

Fondazione Prada di Milano è aperta al pubblico dal venerdì alla domenica, dalle 10 alle 19. Negli spazi interni ed esterni della fondazione sono disposte tutte le misure igienico-sanitarie e di sicurezza necessarie. L’ingresso è contingentato, e richiede l’acquisto del biglietto online. Per maggiori informazioni visitate questa pagina.

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