LA FONTANA
Non sono solo le fontane storiche ad attirare gli amanti dell’arte e della storia, quelle solitamente create in pietra, con vasche e statue più o meno famose. Ci sono diverse fontane moderne che, al passo con i tempi, simboleggiano spaccati di vita di oggi giorno. E’ il caso di “Ago, filo e nodo”, un scultura in due parti realizzata dall’artista e scultore svedese Claes Thure Oldenburg e da sua moglie Coosje van Bruggen che svetta in Piazzale Cadorna, tra il traffico di auto e tram. Come evoca il nome è composta da un filo infilato nell’ago e, dall’altra parte, nel nodo finale. Tutto per 18 metri di altezza e circa 86 di lunghezza. Idealmente buca la piazza come fosse un tessuto, lasciando fuori il nodo, in corrispondenza della fontana, e riemergendo maestoso dall’altro lato, davanti alla stazione, pronto per imbastire un altro punto. Realizzata in acciaio e vetroresina, non solo dona un aspetto nuovo alla piazza, ma anche piuttosto divertente. Infatti accoglie i viaggiatori e i cittadini di Milano, catturandone l’attenzione.
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LA STORIA
Ecco che lo sguardo viene immediatamente catturato dal gigantesco ago con il filo multicolorato, opera inaugurata nel febbraio del 2000 e restaurata nel 2012. La sua storia inizia grazie alle diverse linee di mezzi che, già negli Anni Novanta, facevano di Cadorna uno degli snodi più trafficati. Si sentì quindi il bisogno di rimodernare la stazione e la piazza e il progetto venne affidato a Gae Aulenti, signora dell’architettura. Fu lei che si occupò della sistemazione degli ampi marciapiedi, dell’inserimento delle colonne rosse, dei pannelli verdi e delle tettoie di vetro. Sua fu la decisione di far realizzare la fontana.
LA CURIOSITA’
La fontana è ricca di significati simbolici. L’idea principale è quella del treno che passa in una galleria sotterranea: questa allusione alla metropolitana si evidenza anche con i colori, rosso, verde e giallo, che identificano le linee essendo gli stessi del filo. A questo si aggiunge un’interpretazione che rende omaggio a una delle eccellenze milanesi, la Moda, e alla laboriosità che la contraddistingue. Dalla stazione di Cadorna, infatti, partono i treni verso Varese e Como, regni storici del tessile e della seta di pregio che contribuiscono a rendere Milano capitale mondiale della Moda. L'opera, però, come dichiarò anche Gae Aulenti, costituisce anche una parafrasi dello stemma della città di Milano, il biscione degli Sforza.