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Calabria Catanzaro Roccelletta di Borgia Parco dello Scolacium

Le meraviglie archeologiche calabresi di Roccelletta

La frazione più conosciuta di Borgia è celebre per la presenza del Parco Archeologico di Scolacium

Scolacium
© G. S. 
Parco Archeologico di Scolacium, Anfiteatro, foto di G.S.
Una seduzione che sa di antico sprigionano Borgia e la sua frazione di Roccelletta, a poca distanza da Catanzaro: è un luogo sospeso nel tempo, immerso tra distese di ulivi e le verdi colline che corrono verso le acque limpide del Mar Jonio. Qui si respira tutto il fascino della Magna Grecia, che ha lasciato in questa zona una delle testimonianze più preziose della sua presenza. Borgia, infatti, venne fondata come subcolonia di quella che era Kroton per avere un controllo sia sul Mar Tirreno che sul Mar Jonio. Distrutta da un terremoto nel 1783, l’originario centro abitato di Borgia è stato ricostruito in un altro sito ed oggi si rivela una piacevole cittadina, tra le più belle della Calabria, ricca di palazzi nobiliari, monumenti, chiese e sculture antiche. Tra le attrazioni da non perdere nel borgo Villa Pertini, Piazza del Popolo e Piazza Ortona, il Duomo dedicato a San Giovanni Battista e il monumento dedicato ai caduti di guerra, mentre la zona marina si estende per circa 6 chilometri con spiagge di sabbia bianca, tra Catanzano Lido e Squillace Lido, delle quali conserva le stesse caratteristiche morfologiche.

Foto di G. S.

Roccelletta è la frazione più importante dal punto di vista turistico, grazie al suo clima piacevole mitigato dalla brezza, ai profumi della macchia mediterranea e agli incantevoli scorci paesaggistici. Quelli che incorniciano il grande parco archeologico, con gli imponenti resti della basilica di Santa Maria della Roccella, del teatro e dell’anfiteatro della colonia romana di Scolacium, città millenaria abitata in tempi antichi da greci, brettii, romani, bizantini, saraceni e normanni. Ancora oggi vi si possono ammirare i resti dell’abitato preromano di Skylletion, con strade lastricate, acquedotti, solenni mausolei e costruzioni sepolcrali oltre ad un impianto termale. Dagli scavi, iniziati nel 1965, non sono emerse strutture murarie della città greca, ma l'affioramento di abbondante materiale di ceramiche e monete del VI secolo a.C. che farebbe pensare alla sovrapposizione topografica delle due città. Il materiale rinvenuto è esposto presso l’Antiquarium, che ha trovato sede a Villa Mazza, un antico palazzo baronale con annesso rustico del XIX secolo. La collezione in mostra offre uno spaccato della storia dell’antica città, dal periodo greco dell’antica Skylletion, passando per il periodo romano di Scolacium, poi quello bizantino e quello normanno.

Foto di G. S. 

Lo Scolacium è un vero e proprio museo a cielo aperto costituito nel 1982 per volere del Ministero per i Beni Culturali, dove alle attrattive storico culturali si accompagna la piacevolezza di una passeggiata in un’oasi di pace. La maggior parte delle meraviglie che si possono oggi ammirare a Roccelletta di Borgia riguardano il periodo in cui Roma dominava la Calabria e il mondo allora conosciuto. Verso il mare si trova il foro romano, una grande area rettangolare pavimentata con mattoni quadrati e circondata da portici, che ospita anche i resti di un tempietto, una fontana monumentale e un tribunale. Da questa zona proviene un gran numero di statue e ritratti. Di particolare rilievo artistico è il teatro, ricavato nel pendio naturale della collina e capace di ospitare 5.000 spettatori, che fu costruito nel corso del I secolo a.C. e rimaneggiato nei secoli successivi. Fu proprio l’abbellimento del teatro il tassello principale di un’ampia riqualificazione che riguardò la città quando Scolacium conobbe un significativo sviluppo monumentale con l’ampliamento dell’intero abitato. Proprio dal teatro, durante gli scavi, è stata recuperata  la maggior parte del materiale archeologico, tra cui spiccano meravigliosi frammenti architettonici e gruppi scultorei di alto livello artistico. Si deve all’imperatore Nerva la costruzione dell’anfiteatro durante il suo programma di abbellimento e sviluppo della città. Sopra la collina sono collocati un anfiteatro del II secolo d.C., tre impianti termali, una necropoli e l’acquedotto.

Foto di G. S. 

Di notevole interesse sono però anche i resti della Basilica di Santa Maria della Roccella, una delle chiese più grandi di tutta la Calabria, di cui non si sa ancora con esattezza il periodo di edificazione: secondo alcuni si può far risalire ai primi anni della conquista normanna, tra il 1075 e il 1090, e  si  presenta con caratteristiche architettoniche che mostrano un mix di influenze culturali orientali e bizantine. Annesso all’edificio di culto si trovava anche un convento, poi abbandonato dai frati a causa della malaria e delle incursioni dei pirati. Quello che rende speciale la costruzione è il meraviglioso spettacolo dal contrasto tra la grandiosa mole color fuoco delle possenti mura e il verde degli olivi che la cingono da ogni parte: oggi rimangono in piedi le mura della grande navata, la finestra della facciata, l’abside sinistro e le nicchie decorative delle absidi.

Foto di G. S. 

I mattoni rossi e i diversi influssi romani bizantini ed arabi sono i tratti distintivi che rendono la basilica, dall’interno spoglio e privo di opere d’arte, carica di suggestioni: si rimane a bocca aperta sotto l’immensa mole dell’unica navata che culmina in un’abside tripartita raggiungibile mediante ampie gradinate. Il Parco Archeologico di Scolacium offre la straordinaria possibilità di unire a secoli di storia la vivacità del presente, in quanto durante il corso dell’anno ospita diverse manifestazioni culturali di rilievo. 

Foto di G. S.
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