Un gusto, una fascinazione, un linguaggio che ha caratterizzato la produzione artistica italiana ed europea negli anni Venti, con esiti soprattutto americani dopo il 1929. E' questa la definizione di Art Déco, uno stile di vita eclettico, mondano, internazionale che è al centro di una grande mostra ai Musei di San Domenico. Si tratta di Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia una mostra che ha una declinazione soprattutto italiana, dando ragione delle biennali internazionali di arti decorative di Monza oltre naturalmente dell’expo di Parigi 1925 e 1930 e di Barcellona 1929.
S'intitola “La Collezione Gelman: arte messicana del XX secolo. Frida Kahlo, Diego Rivera, RufinoTamayo, María Izquierdo, David Alfaro Siqueiros, Ángel Zárrag” la mostra che porta a Palazzo Albergati ben sedici opere fra le più iconiche di Frida Kalho. La Collezione Gelman nasce, infatti, nel 1941 quando Jacques Gelman e Natasha Zahalkaha, due emigrati dall’Est Europa, si sposano a Città del Messico...
"Licalbe Steiner. Alle origini della grafica italiana" è la mostra in programma fino al 16 aprile alla Sinagoga di Reggio Emilia che offre un percorso antologico tra materiali, testimonianze, lavori grafici, fotografie e video sulla vita e l'opera dei grafici Lica e Albe Steiner. Nel 1938 Albe Steiner sposa Lica diminutivo di Masal (nome ebraico corrispondente a Matilde) e insieme si distinguono per l’impegno professionale e civile che ha contrassegnato la loro vita, iniziato durante gli anni bui del fascismo, cementato nella lotta di Resistenza e proseguito poi con la didattica e la comunicazione sociale.
Fino al 4 giugno, l’artista secentesco emiliano che a Piacenza ha lasciato importanti testimonianze è al centro di una serie d’iniziative di grande suggestione e di notevole rilevanza storico-artistica, che uniscono in un unico percorso, tra sacro e profano, il Duomo e Palazzo Farnese. Il fulcro della manifestazione è la Cattedrale, la cui cupola ospita lo straordinario ciclo di affreschi realizzato da Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino tra il 1626 e il 1627 e che si presenta in tutta la sua bellezza con una nuova illuminazione realizzata da Davide Groppi.