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I ponti più belli delle Marche

Un itinerario  porta a scoprire la regione attraverso i suoi ponti

Ponti delle Marche
©Marche Turismo
Marche, Ponte della Concordia di Fossmobrone
Una curiosità che riguarda le Marche è legata proprio al nome: è l’unica regione italiana al plurale. Si caratterizza per la presenza dei monti Appennini che dolcemente degradano lungo vallate parallele fino al mare e si contraddistingue per la rara bellezza che l’ha resa terra di grandi personalità. Sono davvero tante le località che meritano una visita, e non solo quelle balzate agli onori internazionali per le loro ricchezze artistiche, storiche e culturali. Un itinerario da prendere in considerazione potrebbe essere quello che porta alla scoperta dei ponti, costruzioni architettoniche che hanno assistito nei secoli al passaggio di carovane, guerrieri, pellegrini fino a sopportare oggi quello delle automobili.

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I ponti spesso sono privati dell’attenzione che meritano perché considerati semplicemente come opere di ingegneria civile, ma scoprirne di belli significa arricchire l’esperienza nella Regione Marche. A Fossmobrone, ad esempio, risale al 1782 il Ponte della Concordia, uno dei più belli d’Italia per la bellezza semplice e allo stesso tempo complessa del suo arco a tutto sesto: misura 40 metri di lunghezza per 20 di altezza sul Metauro. Il Ponte Romano di Fermignano è una monumentale struttura a tre archi, costruita in blocchetti di pietra disposti in bassi filari e con tratti di restauro a mattoni, al cui interno è custodita una Madonna col Bambino di fattura tardo-quattrocentesca. Tolentino è celebre per il Ponte del Diavolo, eretto nel 1268: cinque sono le sue arcate centinate, sorrette da grandi piloni, con torre-barriera quadrangolare, merlata alla guelfa. Il suo nome trae origine da una leggenda secondo la quale il costruttore e il diavolo avrebbero stipulato un accordo per la sua edificazione. A Cagli il Ponte Mallio è una delle opere romane più imponenti lungo il tracciato della Flaminia, e a Cingoli il Ponte dell’Intagliata faceva parte di un complesso sistema fortificato che si trovava a difesa di questo tratto del fiume Musone.

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Il Ponte Romano di San Vittore di Genga è perfettamente conservato ed inserito nell’architettura del luogo, l’Abbazia di San Vittore delle Chiuse ed originariamente conduceva ad una stazione termale. Opera particolarmente importante tutta in mattoni è il Ponte Ferroviario di San Severino, costruito alla fine dell’Ottocento, mentre a Macerata quello dedicato a Giovanni Paolo II è un’opera avveniristica inaugurata nel 2014 che spicca per la sua modernità. Ad Ascoli Piceno il Ponte di Cecco si caratterizza per la costruzione a forma di casupola che si trova al centro, mentre il Ponte Romano di Solestà, conosciuto come Ponte Augusteo di Porta Cappuccia, all’epoca misurava 62 metri di lunghezza, 25 di altezza e 6,50 di larghezza rendendolo secondo solo al ponte sul Danubio. 
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