La città di Fermo è un punto di riferimento per le Marche. Da sempre famosa come città di studi e come centro di scambi culturali nell’Adriatico, vanta un impianto urbanistico rinascimentale intatto dove è ospitata una tra le più belle piazze della regione, Piazza del Popolo, e dove si possono ammirare affascinanti palazzi nobiliari, cortili e portali artistici, musei e chiese. Tra queste la Chiesa di San Filippo Neri, adiacente all’ex Collegio dei Padri Filippini, oggi è sede del Palazzo di Giustizia ed è diventata, dopo lavori di recupero e ristrutturazione, uno spazio espositivo utilizzato per convegni, conferenze e mostre.
Consacrata nel 1607, la Chiesa di San Filippo conserva al suo interno preziosi decori, altari di notevole interesse ed opere come l’Adorazione dei Pastori del Rubens, un capolavoro ricco di suggestioni caravaggesche e di significato retorico devozionale. L’interno della chiesa è caratterizzato da un’aula a croce latina cui fanno da contorno importanti decorazioni in finti marmi, stucchi, gessi, decori con profilature dorate, mentre la navata centrale è affiancata da due navate laterali divise in tre cappelle comunicanti. Ed è proprio qui che è in programma, fino al 2 settembre, la mostra intitolata “Il Quattrocento a Fermo. Tradizione e avanguardie da Nicola di Ulisse a Carlo Crivelli” una rassegna che fa parte del progetto di valorizzazione del patrimonio culturale regionale “Mostrare le Marche” che vede un nucleo significativo di mostre in diverse città della regione volte a creare un circuito espositivo di grande respiro culturale. Le mostre raccontano le preziosità del patrimonio artistico di tutte le Marche attraverso la selezione di un considerevole numero di capolavori da riscoprire.
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Quella di Fermo si propone di raccontare un tratto di storia artistica della città perduto nel tempo. Tra gli importanti capolavori esposti figurano il Polittico di Sant’Eutizio di Nicola di Ulisse da Siena; il Cristo Risorto sempre di Nicola di Ulisse, opera visibile solo in mostra perché il museo da cui proviene è oggi impraticabile; la Madonna in Umiltà con Santa Caterina, Crocifissione, un dipinto di grande pregio di Andrea Delitio; il Polittico di Massa Fermana di Carlo Crivelli, prima opera marchigiana dell’artista veneziano a cui la mostra dedica una notevole sezione insieme ad alcune opere del fratello Vittore Crivelli. Interessante è anche l’esposizione di oggetti di arte quattrocentesca come oreficerie, tessuti e un gruppo di opere ceramiche: boccali e piatti dell’Officina ‘Sforzesca’ di Pesaro della seconda metà del Quattrocento fra cui un preziosissimo Boccale con volto di donna a rilievo, un Boccale con decoro alla foglia gotica detta ‘cartoccio’, ed un terzo Boccale con stemma dipinto.