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Mostre, Caravaggio, Paladino, Lombardia

Da Paladino a Caravaggio la Lombardia si veste d'arte

4 importanti appuntamenti espositivi che mettono in scena l'arte italiana dal '600 ai giorni nostri

Mimmo Paladino 
Studioesseci
Mimmo Paladino - Senza titolo, 2005
In occasione dei 400 anni dalla nascita di Evaristo Baschenis (1617 - 1677) l'Accademia Carrara celebra il pittore lombardo, interprete e inventore della natura morta con strumenti musicali, attraverso un percorso espositivo realizzato intorno ad un corpus di opere formato da due capolavori di Baschenis provenienti da collezioni private e quattro nature morte del museo. Curata da Maria Cristina Rodeschini, direttore dell'Accademia Carrara la mostra vuole essere una riflessione sul genere meno noto delle Nature morte di cucina, che Baschenis praticava con grande maestria.
 
Si tratta di un viaggio a ritroso da Brescia all'antica Brixia, grazie alla mediazione e alla sensibilità di un grande maestro, l'iniziativa 'Brixia Contemporary' che fino al 30 settembre non solo offre un percorso nell'arte di Mimmo Paladino, ma seguendo le sue opere più rappresentative tra installazioni e lavori museali, svela al visitatore un nuovo punto di vista sullo spazio urbano del centro storico bresciano. Il percorso espositivo curato dallo stesso Paladino, si espande da Piazza della Vittoria fino alla Metropolitana Stazione F.
 
La montagna e i suoi abitanti sono al centro dell'antologica che il Credito Valtellinese dedica a Bruno Ritter fino al prossimo 15 settembre. L'artista svizzero che ha scelto di avere il suo studio nel Castello di Chiavenna conosce, infatti, molto bene la montagna e i suoi abitanti: la sua quotidianità si svolge tra la Svizzera e l'Italia. La sua pittura affonda le radici nell'opera di Dürer e Grünewald e nell'arte italiana, soprattutto quella del Novecento, di Birolli, di Levi, della Scuola Romana, di Carlo Carrà, passando per Otto Dix, Ernst Fuchs e Max Beckmann. Stimoli diversissimi, insomma, metabolizzati e resi essenza, per raggiungere un linguaggio del tutto originale. 
 
In occasione dei 450 anni della nascita di Claudio Monteverdi, il compositore cinquecentesco che nella città lombarda ebbe i natali, Cremona rende omaggio non solo al compositore ma anche alla cultura musicale e figurativa di quel periodo. è la mostra "Monteverdi e Caravaggio, sonar stromenti e figurar la musica" ospitata al Museo del Violino di Cremona fino al 23 luglio, dove è ricostruita l'orchestra dell'Orfeo attraverso l'esposizione degli strumenti originali dell'epoca, selezionati seguendo le indicazioni annotate nelle prime edizioni a stampa dell'opera, eseguita la prima volta esattamente 410 anni fa. 
 
 
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