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Italia monumenti Belluno Cattedrale di San Martino

Belluno, cosa rende speciale la Cattedrale di San Martino 

Il maggiore edificio religioso della città è uno scrigno di tesori tutti da scoprire

Esterno
©iStockphoto
Facciata e campanile della cattedrale
Nella parte settentrionale del Veneto, la provincia di Belluno è circondata dalle Dolomiti che le conferiscono quell’atmosfera particolare capace di unire i capolavori della natura con quelli artistici dove si intrecciano achitettura e cultura dando vita ad un paesaggio fiabesco. Belluno, poi, ha la particolarità di essere l’unico capoluogo italiano che si trova nel territorio di un parco nazionale. Mostra tutto il suo fascino di località alpina, ma anche un centro storico ricco che risale ai tempi della Serenissima, con il Palazzo dei Rettori e la bella cattedrale. Intitolata a San Martino, il maggiore edificio di culto cittadino si erge in posizione dominante in Piazza del Duomo ed è attorniata dall’ex palazzo del Tribunale, dal  Municipio, dal Palazzo dei Rettori, dall’Auditorium, dal Battistera e dal Palazzo Piloni sede dell’Amministrazione provinciale.

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La prima informazione che lo riguarda risale al 547 e dell’originaria chiesa altomedievale rimangano solo alcuni frammenti di lapidi. La chiesa venne infatti rimaneggiata più volte nel corso dei secoli vedendo l’intervento di numerose maestranze. Fu nel 1732 che venne posta la prima pietra di fondazione del magnifico campanile dove svetta l’angelo che la tradizione dice disegnato dallo scultore bellunese Andrea Brustolon, nato a pochi metri da li. La Cattedrale oggi è un vero scrigno di preziosi tesori tutti da scoprire. Tanti sono gli stemmi, le lapidi e i bassorilievi murati nelle facciate esterne e nelle pareti interne che narrano la storia della città e dell'edificio. A sinistra dell’ingresso minore che guarda Piazza Duomo il visitatore attento può notare una lapide con iscrizione latina dedicata all’imperatore Marco Aurelio che nell’antica chiesa venne riutilizzata come altare.

La facciata severa è arricchita da tre moderne porte di bronzo inaugurate il 12 giugno 1983 in onore di Giovanni Paolo I, il papa bellunese nato a Canale d’Agordo: la porta centrale è riservata alla vicenda storica e spirituale di papa Luciani, mentre quelli degli ingressi laterali rimandano ai temi dell’umiltà, della fede, della speranza e carità. All’interno gli altari minori settecenteschi decorano le navate laterali e sono accompagnati ciascuno da una coppia di statue. Tra pale d’altare, angeli lignei, spalliere intagliate, l’imponente tabernacolo seicentesco in marmi policromi e decori dell’altare, tele settecentesche e quadri si ha l’imbarazzo della scelta su dove soffermare lo sguardo. Lungo la navata sinistra si apre una porta che conduce alla cripta che ospita un altare costituito dall’arca degli Avoscano utilizzata come deposito delle sacre reliquie, sopra cui è posizionato il quattrocentesco Polittico di San Martino che illustra alcuni episodi salienti della vita del santo. 
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