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Lazio Roma Museo Napoleonico Napoleone Bonaparte

A Roma i tesori del Museo Napoleonico

La raccolta di cimeli, opere d'arte e memorabilia della famiglia Bonaparte

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istockphotos
Napoleone Bonaparte
Quello di Giuseppe Primoli non è un nome che in molti conoscono, ma basta venire informati su un ramo del suo albero genealogico per capire la sua illustre discendenza: figlio della principessa Carlotta Bonaparte, fu pro-pronipote del celebre condottiero. Con tale lignaggio è facile immaginare che Primoli, che aveva il titolo nobiliare di conte, ereditò una cospicua fortuna di famiglia, composta anche di opere d’arte, cimeli storici e memorabilia. Tutti questi oggetti sono oggi il cuore della collezione esposta presso il Museo Napoleonico di Roma, che ha sede presso Palazzo Primoli, residenza storica della famiglia del conte il cui piano inferiore è stato donato assieme alla preziosa collezione.

Il Museo

Era il 1927 quando il Primoli decise di affidare la sua raccolta e gli ambienti del pianterreno del suo palazzo alla città di Roma, dando vita al Museo che ha riaperto da qualche settimana le sue porte dopo la chiusura a causa dell’emergenza sanitaria. La collezione racconta non tanto la grandezza dell’impero napoleonico, le gesta del condottiero e l’importanza storica di un tale personaggio. Piuttosto, è corretto dire che l’esposizione offre uno spaccato particolare della famiglia Bonaparte, che può essere qui conosciuta da una prospettiva privata, e in correlazione con la città di Roma. Ecco che le statue, i busti, le tele che ritraggono i componenti della famiglia imperiale, realizzate dai maggiori artisti dell’epoca, raccontano le convenzioni, la ‘comunicazione’, l’autoproclamazione dei vari esponenti della stirpe.

Una parte della collezione è dedicata ai Bonaparte a Roma, ovvero al periodo dell’occupazione francese della città avvenuta nell’epoca compresa tra la caduta del celebre condottiero e l’ascesa di Napoleone III. Altro focus espositivo è la raccolta di cimeli, mobili, oggetti legati alla famiglia napoleonica e in generale a quel periodo storico in Francia. L’ambiente stesso è un museo: il piano terra di Palazzo Primoli, restaurato e sistemato come da indicazioni del conte Giuseppe Primoli, sfoggiano fregi ottocenteschi, soffitti dipinti del Settecento, stilemi e decorazioni riconducibili ai simboli della famiglia.

Palazzo Primoli - Wikimedia Commons

Mostre temporanee e digitali

Attualmente è in corso una mostra che arricchisce la visita al Museo Napoleonico con un focus sui monumenti e l’archeologia urbana della Roma di Napoleone: 'Aspettando l’Imperatore' propone un percorso di 50 opere rare, alcune del tutto inedite, che ricostruiscono l’aspetto della capitale all’epoca. Si tratta di progetti monumentali e interventi urbanistici che dovevano trasmettere la forza simbolica del ‘nuovo impero’, modernizzato, laico, grandioso. La mostra è visitabile fino a ottobre 2020, trovate maggiori informazioni a questo link.

Durante il lockdown anche il Museo Napoleonico, come quasi tutte le realtà culturali del Paese, ha espanso la sua presenza digitale. Oltre ad aver aumentato il numero delle opere presenti sulla piattaforma Google Arts&Culture, che permette di ammirare in altissima definizione alcuni dei dipinti esposti al museo (qui tutti i dettagli), l’istituto ha dato vita a iniziative accomunate dall’hashtag #ilmuseoincasa offrendo la fruizione digitale di ‘Album di famiglia’, una rubrica che racconta la storia e snocciola una curiosa aneddotica riguardante la famiglia Bonaparte e Primoli. Trovate tutti gli episodi del racconto a questa pagina.

Nei dintorni

Una volta visitato il Museo Napoleonico cosa fare? Palazzo Primoli si trova a pochi passi da Piazza Navona, che probabilmente non ha bisogno di presentazioni. Quella che nella Roma antica era lo Stadio di Domiziano (è possibile visitarne i resti sotterranei e il Museo dei Gladiatori di cui vi abbiamo parlato in questo articolo) è oggi la più bella piazza barocca della capitale, resa indimenticabile dalla forma oblunga che permette un colpo d’occhio unico al mondo, dagli splendidi edifici che la circondano, e dalle monumentali fontane che la decorano, attorno alla quale letteralmente ogni vicolo porta ad altri luoghi di bellezza, arte e storia, in qualsiasi direzione ci si rechi.

Panorama da Ponte Umberto I

Ma se Piazza Navona è più che nota, partendo da Palazzo Primoli si può scegliere di dirigersi nella direzione opposta, dove si incontra (letteralmente a due passi) Ponte Umberto I, che ha la peculiarità di offrire una visuale unica sulla cupola di San Pietro e lo skyline di Roma, dietro il quale tramonta il sole: sul finire del pomeriggio non è raro vedere assembramenti di turisti e fotografi amatoriali pronti con macchine fotografiche e treppiede ad immortalare uno degli scenari più belli e iconici del mondo.
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