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Santa Cesarea Terme, le terme garantite dal Galateo

Le acque della famosa località salentina appartengono al gruppo delle Salso – bromo – iodiche – solfuree – fluorurate e rappresentano un patrimonio naturale unico...

Santa Cesarea Terme, Salento
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Santa Cesarea Terme, Salento
Un territorio unico, bello, benefico. Merito della sua conformazione carsica, dell'idrografia, dell’azione costruttiva e distruttiva del mare. E di una storia incredibile. Anzi, della sua "preistoria": il suo territorio evidenzia infatti formazioni geologiche che risalgono al Cretaceo superiore, al Paleocene, al Miocene, al Quaternario. Ci troviamo a Santa Cesarea Terme, nel Salento, luogo d'eccellenza, ricordato anche dal Giudice Mastrangelo, per natura e piacere psicofisico. Uno dei più caratteristici in Italia per via del famoso incontro tra i due mari, lo Ionio e l'Adriatico. Ma anche per le sue grotte e per le relative proprietà.

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Nelle grotte marine carsiche di questo territorio, e del relativo limitrofo, che prendono il nome di Fetida, Sulfurea, Gattulla e Solfatara, emergono sorgenti di acque minerali che, per la loro caratteristica composizione chimico-fisica, risultano essere dotate di spiccate proprietà curative e salutari. Pare che Il Galateo, all'anagrafe Antonio De Ferraris, famoso medico salentino del XV secolo, sia stato uno dei primi a constatare l’efficacia curativa dei bagni nella grotta. 
 
Cruciale fu una data in particolare, importante sia per il territorio che per le sue preziose acque. Nel 1480, infatti, avvenne la presa di Otranto da parte dei Turchi, che saccheggiarono e distrussero anche l’entroterra e le coste. Tra cui la stessa Santa Cesarea, che rimase abbandonata fino alla metà del XIX secolo. Poi le sorgenti termali cominciarono ad attirare l’attenzione della scienza medica, dando inizio alla storia delle terme e al turismo della località. 

 
Queste acque appartengono al gruppo delle Salso – bromo – iodiche – solfuree – fluorurate e rappresentano un patrimonio naturale tra i più importanti nell’idrologia medica. Particolarmente attive per le patologie delle alte e basse vie respiratorie: riniti, sinusiti, faringiti, tracheiti, tonsilliti, adenoiditi, bronchiti croniche ed enfisema polmonare. Il centro inalatorio, inoltre, è oggi dotato di una valida ed attrezzata struttura diagnostica e di moderne apparecchiature per aerosol, inalazioni, polverizzazioni che garantiscono la massima efficacia terapeutica. 
 
Il gas solfureo che si libera dalle acque, invece, è utilizzato per la prevenzione e la cura di una delle più frequenti cause di sordità: la sordità rinogena. Per le patologie dell’apparato locomotore tali acque, utilizzate in sinergia con i fanghi naturali, hanno una indicazione privilegiata: vengono trattate infatti artrosi localizzate e diffuse, dolori vertebrali e muscolari, postumi di traumi ed interventi chirurgici.

 
Da sottolineare, inoltre, l’efficacia di queste acque nella prevenzione di molte malattie della sfera genitale femminile, ossia vaginiti, annessiti, disturbi del ciclo. Una caratteristica conosciuta e riconosciuta da tempo, ma non sufficientemente sfruttata dalle donne. Nella denominazione di queste acque compare il bromo, elemento a cui è riconosciuto dalla scienza medica un effetto sedativo, per contrastare affaticamento e stress, agitazione e insonnia. Queste acque salutari sono tra le più utilizzate ed efficaci nel trattamento delle patologie dell’epidermide, in particolare della psoriasi, determinando in generale un miglioramento evidente in termine di salute e di aspetto. Qui, infine, è presente anche un moderno centro di medicina estetica, che propone massaggi, trattamenti e shopping "benefico".

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