Solideraietà ed integrazione. Sono questi gli obbiettivi che fanno da filo conduttore alla nuova edizione delle Cene Galeotte che ha preso il via proprio ieri con il primo appuntamento gastronomico della rassegna che da ben unidici anni trasforma la Casa di Detenzione di Volterra, in provincia di Pisa, in un ristorante dove gustare specialità preparate da blasonati chef in collaborazione con i detenuti, che hanno l'occasione di prendere parte ad un programma che li coinvolge in un vero e proprio percorso formativo che, in molti casi, nelle edizioni passate, si è rivelato estremamente utile per il reinserimento nel mondo del lavoro.
Queste particolari cene aperte al pubblico vedono, infatti, detenuti e chef professionisti, coinvolti a titolo gratuito, lavorare gomito a gomito per servire gli ospiti con estrema professionalità proponendo piatti prelibati. L'iniziativa, organizzata in collaborazione con il Ministero della Giustizia e la direzione della Casa di Detenzione di Volterra, permette a chiunque desideri vivere un'esperienza nuova e di estremo valore sociale di essere parte di un progetto che fa della solidarietà la propria ragion d'essere. Le cene, infatti, che si protraranno fino all'11 di agosto con una cadenza più o meno mensile (i prossimi appuntamenti sono, infatti, previsti per venerdì 24 marzo, 21 aprile, 26 maggio, 30 giugno e 11 agosto) non soltanto donano l'opportunità ai detenuti di accumulare preziosa esperienza nel settore della ristorazione in vista di un eventuale impiego futuro, ma consentono di raccogliere fondi per finanziare progetti benefici.
Il ricavato delle cene Galeotte, che hanno un costo di 35 euro a persona, verrà, infatti, devoluto alla Fondazione il Cuore Si Scoglie ONLUS ed a progetti realizzati in collaborazione con il mondo del volontariato laico e cattolico. Il successo riscosso fino ad ora dall'iniziativa può essere facilmente misurato dai numeri che hanno contraddistinto le passate edizioni. Soltanto l'ultima ha, infatti, coinvolto ben 1.200 partecipanti mentre, a partire dalle prime cene del 2005, sono stati ben 14.000 i commensali a sedere ai tavoli della Casa di Detenzione di Volterra per assaggiare le portate preparate dai detenuti e dai diversi chef che si sono alternati ai fornelli.
L'edizione del 2017, poi, è cominciata all'insegna della novità. Per la prima volta, infatti, gli chef che aderiscono all'iniziativa non si limiteranno ad affiancare i detenuti nella preparazione e nell'organizzazione delle cene, ma terranno delle vere e proprie lezioni di cucina che verranno inserite nel calendario didattico dell'Istituto Alberghiero nato all'interno carcere nel 2013 e frequentato da classi miste di detenuti oltre che da più di 20 giovani che quotidianamente seguono il percorso formativo proposto dalla struttura.
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