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Pescara Casa Museo Gabriele D'Annunzio

Pescara, cosa nasconde la casa del Vate

Visitando la casa natale di Gabriele D'Annunzio ci si immerge negli avvenimenti che ne hanno caratterizzato la vita

Sala Museo
©In abruzzo.it/ Giovanni Lattanzi
Casa Natale di Gabriele D'Annunzio, camera da letto
Il Vate: una figura simbolo della prima parte del Novecento, poeta sacro, profeta. Celebre personaggio della Prima Guerra Mondiale, del Decadentismo, fu scrittore, poeta, drammaturgo ma anche militare, politico, giornalista, patriota italiano ed intenditore di cucina. Insomma, con la sua personalità ricca di sfaccettature affascina da sempre. Chi è curioso di vedere dove mosse i primi passi sa bene che deve recarsi a Pescara, dove nacque il 12 marzo del 1863. Oggi la casa natale di Gabriele D’Annunzio è un museo di nove stanze che si svolge al primo piano dell’edificio: l'edificio fu proprietà della famiglia a partire dall’Ottocento. Un primo allestimento museografico risale ai primi Anni Sessanta, ma nel 1993, in occasione dei restauri interni, è stato inaugurato un nuovo percorso museale con l’ausilio di pannelli didattici dove si possono leggere le notizie sulla famiglia del poeta arricchite di riferimenti letterari e fotografici.

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Sono illustrati anche i paesi e i luoghi in Abruzzo trattati nelle sue opere letterarie e gli artisti ai quali è stato particolarmente legato, tra cui il pittore Francesco Paolo Michetti. Altri pannelli sono dedicati alla ricostruzione storico-architettonica dell’antica Fortezza di Pescara e al suo successivo sviluppo urbanistico avvenuto grazie all’intervento di D’Annunzio. La visita prosegue nelle singole stanze che conservano arredi e mobili d’epoca e decorazioni alle pareti di notevole interesse. Ogni stanza è illustrata con una didascalia che ripone i brandi del Notturno, opera in cui il poeta ricorda sia gli ambienti e gli oggetti sia le persone a lui care. Fu in queste stanze che trascorse la sua felice infanzia, assieme alle tre sorelle e al fratello minore.  

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L’ingresso è dedicato all’infanzia del Vate, con fotografie e citazioni delle sue opere. La Sala I corrisponde al salotto dell’abitazione e vi sono esposte due litografie; la seconda sala era lo studio, dove si può ammirare il leggio musicale usato dal fratello, un piatto giapponese dell’Ottocento, due litografie, due stame e un dipinto. La Sala III corrisponde alla camera di Gabriele e del fratello Antonio: ci sono due letti ottocenteschi, un mobile con alzata ed un inginocchiatoio. Si passa poi alla camera della zia Marietta, sorella maggiore del padre, a quella dei genitori, a quella che, inizialmente, era il soggiorno e che oggi contiene pannelli didattici con fotografie. La Sala VII era un locale annesso alla cucina che espone nelle vetrine vari oggetti, mentre la Sala VIII conserva il calco in gesso della mano destra e del volto di D’Annunzio e la Sala IX porta i visitatori a rievocare i principali episodi della Prima Guerra Mondiale.

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