Orvieto: pizzi e merletti dall'Umbria

Nella piccola città di Orvieto nacque ad inizio '900, nel 1907, l'Ars Wetana, una società di patronato che aveva lo scopo di dare un'opportunità di guadagno con un lavoro a domicilio non particolarmente gravoso anche alle donne del popolo.

Da un'idea del Senatore Conte Eugenio Faina, realizzata poi dal figlio Cluadio, furono stanziati alcuni fondi per insegnare alle donne di Orvieto a creare il merletto d'Irlanda, scelto sia per la sua tipicità, sia perchè consentiva di suddividere il lavoro tra più operaie.

Da subito, l'Ars Wetana svolse attività di produzione e confezionamento di merletti e trine con particolari richiami ornamentali al Duomo di Orvieto, che resero il merletto orvietano particolare e lo differenziarono da quello d'Irlanda.

I motivi decorativi ad ornato tipici della produzione orvietana riprendono disegni di foglie di edera, acanto e vite, fiori, figure ed animali tratti dai bassorilievi del Duomo. La bellezza dell'ornato a rilievo era esaltata dalla stiratura, che, con particolari accorgimenti, faceva sì che esso richiamasse da vicino i bassorilievi del Duomo.

Già nei primi anni in cui si affermò l'Ars Wetana, il merletto orvietano cominciò a diffondersi e perfezionarsi anche al di fuori della società di patronato. Due figure significative come Luisa Geremei Pettinelli e Maria Luigia Moretti hanno contribuito ad ampliare le possibilità espressive di quest'arte a un livello artistico molto elevato.

Il simbolo della città di orvieto è appunto il Duomo, a cui si ispirano questi merletti. Costruito a partire dal 1290, si presenta come una magnifica costruzione che accorpa diversi stili architettonici in equilibrio tra loro.

Di particolare pregio e bellezza sono le pareti affrescate dal Signorelli nella Cappella di San Brizio, dove il pittore cortonese interpreta con maestria e in maniera molto coreografica e coinvolgente il tema del Giudizio Universale, in un suggestivo alternarsi di scene apocalittiche e di redenzione.

Altra attrattiva di grande fascino per chi visita Orvieto è il Pozzo di San Patrizio, costruito nel 1527 in occasione del sacco di Roma, quando l'allora ponteficie si rifugiò in questa città fortificata per sfuggire agli invasori.

Passando per il centro della città incapperete nella Torre del Moro, in cima alla quale si trova uno spettacolare terrazzo dal quale si gode di una magnifica vista su tutta la città e le valli circostanti.

Le eccellenze eno-gastronomiche e le tipicità alimentari di Orvieto vanno dal vino, prodotto fin dall'epoca etrusca, all'olio extravergine di oliva, ai prodotti tipici e tradizionali della produzione agroalimentare della città che si possono ritrovare nelle tipiche botteghe del centro e nelle aziende agricole presenti nelle campagne del circondario.