Il Presepe, cuore di Napoli in festa

Mantenutasi inalterata nei secoli, l'arte presepiale napoletana è una delle più antiche della città e una delle più importanti in tutta Italia per quanto riguarda il Natale.

Secondo quanto si racconta, il primo Presepe a Napoli fu esposto nel 1025 all'interno della Chiesa di Santa Maria. Nei secoli successivi, le famiglie nobili napoletane usavano regalarsi a Natale statuette sempre più belle e particolari.

Per tradizione, il presepe napoletano deve prevedere la presenza di alcuni personaggi tipici, tra cui spiccano il Benino (colui che sogna il Presepe e non va assolutamente svegliato) e il Cicci Bacco (Dio del vino tratto dalle tradizioni pagane).

Se si vuole scoprire quest'arte e i suoi produttori, bisogna recarsi a San Gregorio Armeno, la via in cui si trova la maggior parte delle botteghe dei presepai che espongono le proprie opere.

La vera magia del presepe napoletano, però, può essere compresa solo andando oltre il significato visivo delle statuette, e cogliendono la valenza rappresentativa della realtà attuale, valenza che viene sottolineata dalla creazione, ogni anno, di statuette dei "personaggi culto del momento".

Il punto di riferimento per gli appassionati in materia è il Museo della Certosa di San Martino, dove si trova uno dei più celebri presepi mai realizzati: il presepe Cuciniello, risalente ad un'epoca tra il 1887 e il 1889.

I presepi napoletani non solno soltanto una questione di grandi luoghi pubblici, ma sono spesso presenti anche in tutte le case private e nelle chiese di quartiere.

Ovviamente, Napoli ha molto da offrire al di là di questa sua tradizione legata alla Natività, come tutti i monumenti storici di grande importanza che costellano l'intero territorio cittadino.

Ma soprattutto, Napoli ha anche una grande tradizione culinaria che è da provare obbligatoriamente. Soprattutto se ci si reca durante il "freddo" inverno, non ci si può esimere dal provare i ricchi dolci napoletani su cui spicca la sfogliatella.