Il Bucchero: l'Umbria degli Etruschi

L'origine di questa ceramica è antichissima: già gli Etruschi ne facevano uso per creare oggetti di uso quotidiano. A testimoniare l'uso già in epoca etrusca vi sono i reperti archeologici che sono stati ritrovati in diverse occasioni, e le Tavole Eugubine, scritte in parte in lingua etrusca a causa della discendenza del popolo degli Umbri da quello degli Etruschi, che documentano l'uso del bucchero durante l'epoca umbra.

Ricavato da un'argilla ricca di ossido di ferro, il bucchero è un prodotto dell'artigianato locale umbro caratterizzato per il suo colore nero e lucido, decorato dettagliatamente con scene di vita quotidiana o semplici decorazioni.

La lavorazione del bucchero avviene in tre fasi: la brunitura (che consiste nel lucidare la superficie dell'oggetto mediante la pressione esercitata da uno stecco di "legno di bosso"); la decorazione e la cottura.

Oggi i principali produttori rimasti di questa ceramica si trovano in provincia di Perugia, tra Gubbio e il piccolo borgo di Gualdo Tadino,

Se precedentemente troviamo il bucchero prodotto più o meno uguale in tutta l'Umbria, è dall'Ottocento che i buccheri di Gualdo Tadino iniziano un'inarrestabile ascesa verso il successo artistico e commerciale: dapprima per merito di Paolo Rubboli da Pesaro, quindi, nel XX secolo, grazie all'opera di grandi maestri del bucchero come Alfredo Santarelli, Giuseppe e Pico Discepoli, Giuseppe Pericoli e Antonio Piermatteo.

Altri esempi di ceramiche artistiche si trovano a Gubbio. In via dei Consoli, ad esempio, si può trovare la Premiata fabbrica ceramiche R. Baffoni, che qui espone soltanto ma che tiene fuori città la fabbrica, che è possibile visitare per vedere l'opera degli artigiani.

Per approfondire la storia che lega l'Umbria a questa eccellenza artigianale, presso il Museo Comunale, ospitato fin dal 1909 nel Palazzo dei Consoli, è custodita una sezione tutta dedicata alla ceramica di Gubbio, là dove si possono ammirare oltre 300 pezzi relativi ad un arco di tempo che va dal XIV al XX secolo tra cui spiccano le opere lustrate da Mastro Giorgio.

Di grande rilievo per il settore è anche la Biennale d'Arte della ceramica, dei metalli e di altri materiali che, da più di quarant'anni, rappresenta un punto di riferimento per gli operatori attivi nella lavorazione della ceramica d'arte e nella scultura dei metalli.