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Sansepolcro, tutti pronti per il Palio della Balestra

La storica rievocazione mette a confronto i tiratori biturgensi con quelli di Gubbio

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micheldenijs/iStock
Un balestriere si prepara al tiro
Domenica 10 settembre è un giorno speciale a Sansepolcro. Come ogni anno, infatti, la bella città toscana farà da teatro al Palio della Balestra una gara di tiro dalle atmosfere d'altri tempi che rappresenta una delle più particolari ed affascinanti rievocazioni rinascimentali italiane.

LATRADIZIONE
Le prime testimonianze documentali attestanti lo svolgimento di una gara di tiro con la balestra tra la città di Sansepolcro e quella di Gubbio risalgono agli ultimi anni del XVI secolo ma, con ogni probabilità, la manifestazione si svolgeva già in epoca antecedente. Nel corso del Medioevo e del Rinascimento era diffusa l'usanza, in diverse città italiane, di organizzare competizioni di tiro con la balestra “grossa” per incoraggiare la popolazione all'addestramento all'utilizzo di questa arma, in modo da poter disporre, in caso di necessità, di una riserva militare preparata. Si dice che persino Piero della Fancesca possedesse una delle 160 balestre comunali. Nel corso del XVI secolo nel resto d'Italia le prime armi da fuco cominciarono a rimpiazzare i balestroni e queste gare andarono via via scomparendo. Tranne che a Sansepolcro dove, da allora, ogni seconda domenica di settembre si continuava a svolgere il tradizionale Palio della Balestra contro gli storici amici-rivali della città di Gubbio contro i quali gareggiavano per aggiudicarsi un panno di lana (in latino “pallium”) che veniva utilizzato dal vincitore per confezionarsi un abito. Oggi la bella città toscana è ancora teatro di questa antica manifestazione che rappresenta una delle più interessanti ed affascinanti rievocazioni rinascimentali del Paese.

LE CARATTERISTICHE
Con i suoi magnifici palazzi rinascimentali a fare da scenografia, Sansepolcro è, ogni anno, teatro d'eccezione di questa suggestiva rievocazione. Il Palio prende tradizionalmente il via con la lettura, da parte dell'araldo, del bando di sfida ai rivali eugubini. Al pomeriggio si procede con la benedizione delle armi e con l'ingresso in piazza dei balestrieri scandito dal rullo dei tamburi e dal suono delle chiarine. Gli sbandieratori accolgono i contendenti con un trionfo di evoluzioni e lanci delle Bandiere recanti i colori degli antichi quartieri cittadini. Cala, quindi, il silenzio e prende il via la gara, durante la quale i tiratori scoccano le loro frecce mirando al corniolo, un bersaglio a forma di tronco di cono posizionato a circa 36 metri di distanza. Le atmosfere d'altri tempi, i colori e le fogge dei costumi rinascimentali indossati dai membri del corteo e dai concorrenti, il suono di antichi strumenti e il volteggiare delle bandiere permettono ai partecipanti di fare un tuffo nel passato e di scoprire tutto il fascino delle antiche giostre.

IL TERRITORIO
Sebbene la gara contro i tiratori di Gubbio sia prevista per il 10 settembre, la città si sta preparando all'evento da giorni. Sin dal 31 agosto il centro storico è un trionfo di cortei e di prove di tiro mentre il Palio di Sant'Egidio del 1 settembre e quello dei Rioni del 6 settembre, fanno da preludio al grande Palio della Balestra della domenica successiva. Se ancora oggi è possibile godere del fascino di queste incantevoli rievocazioni è grazie all'impegno e all'abilità dei membri della Società dei Balestrieri di Sansepolcro che sono in grado di far rivivere le antiche atmosfere rinascimentali toscane non soltanto nella loro splendida città, ma anche in tutto il mondo. Non c'è luogo dove i Balestrieri biturgensi non siano in grado di allestire un campo di tiro e di dar vita alla loro suggestiva sfilata fatta di armati, notabili e madonne, musici con tamburi e chiarine, sbandieratori e, naturalmente, il corpo dei Balestrieri.

GLI INDIRIZZI
E' la bella Piazza Torre di Berta a fare da teatro alla contesa. Racchiusa da magnifici palazzi dalle suggestioni rinascimentali, prende il nome dall'antica torre, distrutta nel corso della Seconda Guerra Mondiale, che un tempo campeggiava al centro e che veniva considerata uno dei simboli della città. Non bisogna, però, dimenticare che settembre è un vero e proprio mese delle tradizioni a Sansepolcro. Otre al Palio della Balestra, infatti, in città si alternano altre due importanti manifestazioni che celebrano due delle più significative tradizioni artigianali locali, la Biennale dell'Arte Orafa e la Biennale del merletto o trina a spilli presso il Museo Civico dove è custodita una ricchissima e preziosissima collezione di opere di Piero della Francesca.

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